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Salute e Benessere

Riflessologia plantare, quello che devi sapere

Pubblicato da
Serena Garofalo

Riflessologia plantare, sicuramente ne avrai sentito parlare. Oggi l’approfondiamo perché si possa godere dei suoi benefici

(da pixabay)

Tutti abbiamo sentito parlare almeno una volta di riflessologia plantare: per molti di noi questo è una sorta di nome semi-esotico che non ci dice nulla, altri hanno invece una chiara idea di cosa si stia parlando e magari ne hanno addirittura tratto molti benefici. Sì, benefici: infatti da questa tecnica non possiamo che trarne molti benefici. Non è un caso che sia una pratica con una storia millenaria, ufficializzata già dai primi del novecento, diffusa all’origine in più punti del globo: dall’oriente, all’occidente, dall’america all’africa. Insomma, perché non dovremmo conoscerla proprio noi? ecco quindi quello che ci serve sapere .

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Riflessologia plantare, ecco quello che dovresti sapere su questa pratica

(da pixabay)

La riflessologia plantare, partiamo dalle basi, è una disciplina olistica: ossia considera l’essere umano come un insieme unitario di mente, corpo e anima. E’ necessario dirlo prima per comprendere appieno il suo spirito: da qui infatti è comprensibile la credenza che, con la giusta pressione su determinati punti del piede, si può arrivare a riequilibrare un intero sistema. Questo perché sulla pianta del piede ci sono tutta una serie di terminazioni nervose appartenenti a diversi sistemi.

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A seconda dei punti che si stimolano quindi possono essere risolti una moltitudine di disturbi: mal di testa, nausea, problemi digestivi, dolori mestruali, mal di schiena e dolori muscolari. Il massaggio può essere effettuato anche da soli seguendo questi passaggi: basta sedersi diritti su di una sedia, appoggiare una gamba sull’altra, scoprendo la pianta. Il massaggio dovrebbe durare all’incirca quindici minuti: con questa tecnica il quaranta percento delle persone riescono effettivamente ad avere molti benefici.

Serena Garofalo

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Serena Garofalo