Che cos’è l’epilessia notturna? Le cause ed i rischi di questo disturbo

Che cos’è l’epilessia notturna? Entità, origine e trattamento di una delle malattie di interesse neurologico più frequenti

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Epilessia (Pixabay)

L’Epilessia è un disturbo neurologico caratterizzato dalla presenza di crisi epilettiche. Queste ultime si manifestano attraverso l’insorgenza di scariche elettriche anomale a livello della corteccia cerebrale. Si stima che in Italia, le persone affette da epilessia siano circa 500.000. Nel mondo sono 50 milioni i soggetti che hanno avuto crisi recenti o in fase di trattamento.

I nuovi casi di epilessia che si registrano annualmente in Italia sono circa 30.000. L’incidenza risulta più alta nei primi anni di vita fino a diminuire nella fase adolescenziale. Aumenta poi, nuovamente in età avanzata.

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Che cos’è l’epilessia notturna? Come riconoscerne i sintomi e stabilirne la cura

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Bambina che dorme (Pixabay)

Più nello specifico l’epilessia notturna coinvolge la presenza di scariche elettriche nel lobo frontale. Avvengono in questi casi fenomeni di distonia intermittente e/o movimenti coreo-atetosici. La distonia coincide con contrazioni muscolari involontarie prolungate che possono portare a posture anomale, torsioni e spasmi intermittenti che possono assomigliare a tremori durante il sonno. I secondi si manifestano con l’associazione di  movimenti a scatti, molto rapidi movimenti molto ampi e lenti.

Le persone affette da questo tipo di disturbo hanno un’aspettativa ed un andamento di vita pari a quello di qualsiasi altra persona. È però indispensabile occuparsi del trattamento e della cura della malattia, per ridurne i sintomi e intensità. I rischi maggiori in cui si incorre nel caso di epilessia, riguardano le cadute spesso conseguenti alle crisi. Inoltre la coesistenza di altre problematiche, anche pregresse, come ictus o tumori, aumentano sicuramente le difficoltà nel contenimento delle conseguenze.

Nella maggior parte dei casi, le cause dell’epilessia notturna riguardano solo in parte a fattori di tipo genetico. Infatti essa è anche  correlata a malattie o traumi cerebrali preesistenti, malattie infettive come meningiti ed encefaliti, disturbi dello sviluppo quali autismo e neurofibromatosi e disturbi metabolici. Generalmente una crisi è preceduta da sintomi specifici: Nausea, Tremore, Sensazione di cadere o essere spinto, iperventilazione o mancanza di respiro.

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Molto spesso tale malattia affligge i più piccoli. Si stima infatti  circa il 60% dei pazienti ha visto esordire i sintomi in tenera età. In questi casi, le crisi epilettiche notturne sembrano affievolirsi anche autonomamente, con lo sviluppo. In ogni caso per sconfiggere le crisi dovute dall’epilessia notturna è necessario rivolgersi ad un neurologo, psichiatra o neuropsichiatra. Essi constateranno la natura del problema e l’eventuale somministrazione di farmaci anticonvulsionanti.  (Elisabetta Prunas)

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