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Per quanto tempo si può conservare correttamente una bottiglia di vino?

Pubblicato da
Andrea Cerasi

Tutti in casa hanno qualche bottiglia di vino avanzata dalle feste, magari regalata dagli amici anni prima: quanto tempo si può conservare?

Calici di vino bianco (Pixabay)

Tutti in casa hanno qualche bottiglia di vino avanzata dalle feste, magari regalata dagli amici anni prima: quanto tempo si può conservare? Se è vero che più il vino invecchia e più acquista di valore, bisogna però mantenerlo in un certo modo. Parliamo di condizioni ambientali corrette, posizione giusta delle bottiglie, temperatura costante, e molti altri fattori che solo i più esperti conoscono.

Non tutti possiedono cantine apposite dove stipare le casse di vino, e gran parte della popolazione si limita a lasciare la bottiglia nella credenza, o sul tavolino degli alcolici. Trascorrono gli anni e ci se ne dimentica. Quando, poi, lo si va ad aprire, ecco l’amara sorpresa: il vino è diventato acido e non resta che buttarlo. La conservazione del vino è davvero una sfida, e dipende anche dalla sua tipologia.

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Quanto tempo conservare una bottiglia di vino

Bicchiere e bottiglia di vino rosso (Pixabay)

Per prima cosa, dobbiamo distinguere i vari tipi di vino, ne esistono migliaia di varietà, ma ci limitiamo a elencare le tre macrocategorie:

  • Vino bianco, che può durare circa un paio di anni
  • Rosso, grazie a flavonoidi, che ne danno anche il caratteristico colore rubino, può durare un po’ di più rispetto al bianco, ma si parla di tre anni massimo
  • Da cucina, si tratta di un vino non di grande qualità, che si trasforma in aceto, una volta andato a male. Questo può durare anche cinque anni.

Per conservare correttamente il vino, bisogna tenere la bottiglia al buio, a una giusta temperatura costante, e magari a una certa inclinazione, o in orizzontale. Se, invece, una bottiglia è già stata aperta, le proprietà (sapore, odore, caratteristiche) già sono state compromesse. Questa, naturalmente, ha breve durata e si dovrebbe consumare entro pochi giorni. Dipende, anche in questo caso, dalla varietà:

  • Frizzante, un paio di giorni
  • Bianco e rosato, cinque giorni massimo
  • Rosso, una settimana
  • Vino dolce, fino a dodici giorni grazie all’azione conservante dello zucchero
  • Porto, è un vino liquoroso, studiato appositamente per durare fino a un mese
Vino versato a tavola (Pixabay)

Si raccomanda di utilizzare sempre un tappo ermetico, una volta aperta la bottiglia, e di mettere la bottiglia in frigorifero, per rallentare il processo di degrado. Certo è che, dopo un po’, il vino va a male e diventa di cattivo sapore.  Per sapere quando il vino è da buttare, bisogna tener presenti alcuni fattori, come:

  • Il colore
  • L’odore
  • Il tappo di sughero, che non è più intatto, specie nella parte inferiore, oppure assume un odore acido

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Bere un vino andato a male non fa certo bene, anche se le gravi ripercussioni sulla salute sono davvero rare. Essendo un prodotto alcolico e conservante, nonostante continui a fermentare, ha una crescita batterica molto bassa. Tuttavia, se deteriorato, può causare nausea, vomito diarrea, crampi addominali e febbre. Per andare sul sicuro, al di là della varietà di vino, meglio calcolare circa due anni di conservazione in casa, prima di buttare una bottiglia ancora chiusa.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

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