Per quanto tempo si può conservare correttamente una bottiglia di vino?

Tutti in casa hanno qualche bottiglia di vino avanzata dalle feste, magari regalata dagli amici anni prima: quanto tempo si può conservare?

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Calici di vino bianco (Pixabay)

Tutti in casa hanno qualche bottiglia di vino avanzata dalle feste, magari regalata dagli amici anni prima: quanto tempo si può conservare? Se è vero che più il vino invecchia e più acquista di valore, bisogna però mantenerlo in un certo modo. Parliamo di condizioni ambientali corrette, posizione giusta delle bottiglie, temperatura costante, e molti altri fattori che solo i più esperti conoscono.

Non tutti possiedono cantine apposite dove stipare le casse di vino, e gran parte della popolazione si limita a lasciare la bottiglia nella credenza, o sul tavolino degli alcolici. Trascorrono gli anni e ci se ne dimentica. Quando, poi, lo si va ad aprire, ecco l’amara sorpresa: il vino è diventato acido e non resta che buttarlo. La conservazione del vino è davvero una sfida, e dipende anche dalla sua tipologia.

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Quanto tempo conservare una bottiglia di vino

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Bicchiere e bottiglia di vino rosso (Pixabay)

Per prima cosa, dobbiamo distinguere i vari tipi di vino, ne esistono migliaia di varietà, ma ci limitiamo a elencare le tre macrocategorie:

  • Vino bianco, che può durare circa un paio di anni
  • Rosso, grazie a flavonoidi, che ne danno anche il caratteristico colore rubino, può durare un po’ di più rispetto al bianco, ma si parla di tre anni massimo
  • Da cucina, si tratta di un vino non di grande qualità, che si trasforma in aceto, una volta andato a male. Questo può durare anche cinque anni.

Per conservare correttamente il vino, bisogna tenere la bottiglia al buio, a una giusta temperatura costante, e magari a una certa inclinazione, o in orizzontale. Se, invece, una bottiglia è già stata aperta, le proprietà (sapore, odore, caratteristiche) già sono state compromesse. Questa, naturalmente, ha breve durata e si dovrebbe consumare entro pochi giorni. Dipende, anche in questo caso, dalla varietà:

  • Frizzante, un paio di giorni
  • Bianco e rosato, cinque giorni massimo
  • Rosso, una settimana
  • Vino dolce, fino a dodici giorni grazie all’azione conservante dello zucchero
  • Porto, è un vino liquoroso, studiato appositamente per durare fino a un mese
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Vino versato a tavola (Pixabay)

Si raccomanda di utilizzare sempre un tappo ermetico, una volta aperta la bottiglia, e di mettere la bottiglia in frigorifero, per rallentare il processo di degrado. Certo è che, dopo un po’, il vino va a male e diventa di cattivo sapore.  Per sapere quando il vino è da buttare, bisogna tener presenti alcuni fattori, come:

  • Il colore
  • L’odore
  • Il tappo di sughero, che non è più intatto, specie nella parte inferiore, oppure assume un odore acido

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Bere un vino andato a male non fa certo bene, anche se le gravi ripercussioni sulla salute sono davvero rare. Essendo un prodotto alcolico e conservante, nonostante continui a fermentare, ha una crescita batterica molto bassa. Tuttavia, se deteriorato, può causare nausea, vomito diarrea, crampi addominali e febbre. Per andare sul sicuro, al di là della varietà di vino, meglio calcolare circa due anni di conservazione in casa, prima di buttare una bottiglia ancora chiusa.

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