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Salute e Benessere

Camminare poco può portare a questi effetti sul cervello, lo dice la scienza

Pubblicato da
Serena Ponso

Camminare fa bene a mente e corpo e questo è risaputo, però si sanno meno gli effetti che si possono verificare quando si cammina poco.

Persona pigra (Pexels)

Quante volte abbiamo sentito dire che camminare fa bene? C’è chi addirittura consiglia di farlo almeno 30 minuti al giorno per garantire al proprio corpo i benefici di cui ha bisogno. C’è chi poi consiglia questa attività per dimagrire o semplicemente per svagarsi, allontanando pensieri e preoccupazioni.

Perché quando si cammina  si comincia a fantasticare con la mente pensando alle cose più disparate, stimolati da suoni, odori e da tutto ciò che vediamo intorno a noi.

Per questi e altri motivi camminare fa bene ed è fortemente consigliato. Poco si sa invece degli effetti sul corpo quando si cammina poco o non a sufficienza. Vediamoli insieme.

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Cosa succede se non cammini abbastanza? Tutti gli effetti sul corpo

Persona che cammina poco (Pexels)

Camminare è un ottimo esercizio per rimanere in forma, ma non solo. Camminare riduce lo stress, frena il decadimento cognitivo, allunga la vita, ecc. Tanti sono i benefici sul nostro corpo, quindi quando ci troviamo a rimanere fermi per troppo tempo che cosa succede? Alcuni studiosi si sono posti questa domanda e hanno cercato di darsi una risposta.

Innanzitutto, sembra che l’assenza di movimento possa influire sulla produzione di nuove cellule, che in questi casi andrà sempre più diminuendo. Se poi l’attività fisica è in grado di prevenire alcune malattie cardiovascolari, oltre all’obesità e al sovrappeso, in alcuni casi può addirittura prolungare l’aspettativa di vita dopo un tumore.

Tutto questo si sapeva già. Una scoperta recente, invece, pubblicata su Frontiers in Neuroscience, è stata realizzata dall’Università degli Studi di Milano in collaborazione con l’Università di Pavia, i cui ricercatori hanno messo in evidenza gli effetti che si possono avere sulle cellule staminali neurali a seguito di un’immobilità prolungata. Gli scienziati hanno dunque messo in evidenza come camminare, o usare le gambe più in generale, permetta la formazione di nuove cellule nervose.

Al contrario, rimanere fermi troppo a lungo porta a modificare la funzione neuromuscolare scheletrica, oltre a provocare delle alterazioni in alcuni organi del corpo. Nello specifico, in una situazione di stasi viene alterato il processo di neurogenesi, che permette la formazione di nuove cellule nervose a partire da quelle staminali neuronali.

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Si tratta di uno studio di importanza rilevante per capire fino a che punto la mancata attività fisica può influire sul nostro corpo. Una condizione che va evitata il più possibile.

Serena Ponso

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Serena Ponso