Alcuni interventi di chirurgia estetica sono gratuiti: nessuno conosce questa possibilità

Quando è possibile potere usufruire della chirurgia estetica senza sborsare un euro. In questi casi ci pensa il SSN a coprire tutte le spese previste.

Una equipe di chirurghi in sala operatoria
Una equipe di chirurghi in sala operatoria (Foto Canva)

 

La chirurgia estetica è una delle branche più recenti sorte in ambito medico, grazie ai ritrovati avvenuti in ambito moderno nell’ambito tecnologico e scientifico. Nuove cose sono state scoperte e hanno finito per essere adattate alla possibilità di intervenire sull’aspetto esteriore delle persone.

Premesso che abbiamo prove di come la chirurgia estetica venisse praticata anche in epoche antiche (vedesi il papiro di Edwin Smith del 3000 a.C. circa, in cui si documenta una ricostruzione facciale a seguito di varie fratture, n.d.r.) va detto che lo scopo principale di queste misure era quello di lavorare su quelle che erano delle modifiche che incidenti o malattie comportavano.

Al giorno d’oggi invece i ritocchi estetici hanno uno scopo principalmente legato alla estetica. Seni più grossi, zigomi rifiniti, labbra rifatte…ed a volte si esagera e si finisce con il trasmettere agli altri una idea che è del tutto diversa da quelli che erano in realtà i propositi originali. Un uomo od una donna intendono sembrare più belli, perfetti come hanno la sensazione di non esserlo. Ma è facile che si finisca con l’esagerare e con l’apparire alla fine peggio di prima.

Chirurgia estetica convenzionata ASL solo in questi casi

Dettagli preparatori di un intervento estetico
Dettagli preparatori di un intervento estetico (Foto Canva)

Invece è bene fare ricorso agli interventi estetici solamente quando serve. E tra l’altro in questi casi la chirurgia preposta è anche gratuita. I casi in cui non si è tenuti a versare nulla in maniera legittima riguardano proprio la correzione degli effetti lasciati da traumi, malattie e precedenti interventi legati ad altre cause.

In queste situazioni il bisturi del chirurgo plastico è gratuito e mutuabile. A differenza di quella meramente estetica, che invece presenta dei costi spesso molto elevati. Quando invece è prevista la gratuità? Perché comunque per non pagare bisogna comunque rispettare dei requisiti.

Come specificato dal Sistema Sanitario Nazionale, quando l’intervento chirurgico ha come scopo quello di migliorare l’aspetto e la psiche di un individuo segnato da tracce ed inestetismi per via di incidenti, malattie e malformazioni, allora lo stesso è mutuabile. Quelli puramente estetici invece vanno sempre pagati. Gli interventi che vanno a carico del Sistema Sanitario Nazionale sono:

  • rimodellamento del seno per asimmetrie mammarie gravi o malformazioni congenite;
  • ricostruzione del seno post-mastectomia o di mastoplastica riduttiva;
  • ginecomastia legata ad ipertrofia della ghiandola mammaria maschile;
  • ricostruzione in caso di labbro leporino;
  • interventi in caso di obesità grave (chirurgia bariatrica o addominoplastica);
  • interventi di ricostruzione dei tessuti a seguito di traumi e di ustioni;
    lipoaspirazione, in caso di lipomi e altre anomalie gravi dei tessuti molli;
  • blefaroplastica per correggere una ostruzione del campo visivo da parte della cute delle palpebre in una misura che va oltre il 60%;
  • otoplastica e rinoplastica nei bambini, rispettivamente per la correzione delle cosiddette orecchie a sventola e del naso;

Nella prima situazione si è la gratuità totale dell’intervento solamente se si evince una sofferenza psicologica da parte del bambino. Nel secondo caso invece è necessario che ci siano dei problemi respiratori conclamati a giustificare l’entrata in sala operatoria.

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