Dimentichi spesso qualcosa o perdi spesso la concentrazione? La colpa potrebbe essere tua

Vuoti di memoria e la difficoltà a concentrarsi non dipendono solo dalla stanchezza, dallo stress o dal cambio stagione. Esiste un fattore particolare che incide moltissimo.

calo di concentrazione e la sua causa
Ragazza che mostra lo smartphone (canva -Inran.it)

Succede veramente a tutti in determinati periodi di avvertire un certo calo di concentrazione o una sbadataggine più accentuata rispetto a prima. Prendiamo spesso come cause la stanchezza, lo stress o il semplice cambio di stagione. Senza dubbio questi sono elementi che influiscono sul nostro stato d’animo ma, la motivazione principale, specialmente da un decennio a questa parte, è decisamente un’altra.

La tecnologia, c’è da dirlo, ha da un lato semplificato la vita rendendo conoscenze e commissioni molto più alla portata di tutti. Dall’altro lato ha reso tutto molto accessibile e comodo annullando praticamente qualunque sforzo per il raggiungimento di una operazione o di questa o quella informazione. Ci siamo affidati totalmente ed incondizionatamente ad  un oggetto che forse ci ha fin troppo impigriti. Di gran lunga nella storia è quella cosa che in maniera trasversale ha unito ed unisce tutti, a prescindere dalla classe sociale, dall’etnia o dall’età. Se questa è l’epoca della globalizzazione, insomma, uno degli emblemi o simboli è proprio lo smartphone. Ma al di là di questa considerazione, gli ultimi modelli di telefono cellulare hanno avuto anche un altro effetto sulla testa e sull’emotività delle persone.

A confermarlo è stata proprio la scienza

cause della difficoltà a concentrarsi
Ragazza che mostra lo smartphone (canva -Inran.it)

Che sia per lavorare, per comunicare o per sapere cosa accade nel mondo, tutti siamo costantemente connessi. Proprio questa perseveranza e costanza nello stare con il viso incollato in uno schermo ha  ha un prezzo da pagare.

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A confermarlo è stato uno studio condotto e portato a termine da Gloria Mark, docente di informatica dell’Università della California. Alla base dell’analisi sono stati confrontati il passato e il presente, per analizzare proprio come è cambiata la soglia di concentrazione di tutti con l’introduzione della tecnologia.

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Dallo studio della professoressa Gloria Mark è emersa una problematica reale, diffusa ed evidente. Secondo i dati raccolti, dal 2004 a oggi, la nostra concentrazione è calata notevolmente, portandoci a resistere solo 47 secondi senza distrazioni nel corso di un’attività.

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Sappiamo ora quali sono i vantaggi di cui possiamo godere sia sul piano professionale che personale. Ma il rovescio della medaglia è che pian piano stiamo scoprendo anche i grandi svantaggi dell’utilizzo intensivo e ostinato della tecnologia. Ci chiedevamo quali sarebbero state le conseguenze, ora, lo sappiamo.

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