Occhio a cosa metti in tavola: è allarme mercurio in alcuni pesci

È allarme per le tracce di mercurio in alcuni tipi di pesce, bisogna fare attenzione a quando si fa la spesa e a cosa si cucina.

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Anguilla (Canva) – Inran.it

In laboratorio sono stati esaminati numerosi campioni di pesce che solitamente si acquistano nei mercati e nei supermercati, e la situazione non è troppo positiva. I livelli di mercurio rinvenuti nei pesci, infatti, sono abbastanza alti, tanto da mettere a rischio la nostra salute. Se nelle maggior parte dei pesci che consumiamo i livelli non sono preoccupanti, è sempre bene non eccedere.

Tracce di mercurio, dovuto agli sversamenti inquinanti in mare da parte dell’uomo e anche al rilascio da parte della crosta terrestre, sono stati rintracciati in tutti i pesci. L’OCU, l’Organizzazione dei Consumatori e degli Utenti, ha analizzati pesci e molluschi, fornendo un elenco chiaro che informa tutti i consumatori dei pericoli. Quali sono risultati i pesci più contaminati da mercurio?

La lista dei pesci più contaminati da mercurio: rischi per la salute

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Filetti di pesce spada (Canva) – Inran.it

Il mercurio è una sostanza fortemente nociva. Se accumulata in grandi quantità nel corpo, comporta gravi conseguenze. In particolare, questa va a intaccare il sistema nervoso centrale. Ancora più sensibili ai livelli di mercurio, sono i feti nel grembo materno. In questo caso, la sostanza può incidere fortemente sullo sviluppo del cervello. Ma tra gli effetti negativi troviamo anche l’aumento di peso corporeo, il malfunzionamento dell’udito e delle funzioni locomotorie.

Quali sono i pesci risultati più contaminati? Più il pesce è grande e anziano, e più presenta tracce di mercurio. Questo perché la contaminazione avviene attraverso la catena alimentare, e un pesce grosso mangia il pesce più piccolo, assorbendone più dosi. Uno dei pesci più contaminati da mercurio è il pesce spada. Il contenuto di mercurio, in questo caso, è davvero elevato, pari a 0,97 mg/kg.

Al secondo posto troviamo il tonno rosso, in particolare quello pescato nelle acque tropicali, in quelle atlantiche, del Pacifico e dell’Oceano Indiano. Il suo contenuto di mercurio è di 0,48 mg/kg. Poi troviamo la cernia, pesce pregiato e molto consumato, ricco di acidi grassi Omega 3, e anche di minerali e di vitamine. Il contenuto di mercurio è pari a 0,46 mg/kg. Infine, al quarto posto troviamo l’anguilla.

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Questo pesce predatore contiene una percentuale di mercurio pari a 0,19 mg/kg. I limiti di assunzione di mercurio imposti dalla UE nel 2001 è di 1 mg/kg. È sempre bene stare attenti e non eccedere con il consumo di pesce, in particolare delle specie presenti nella lista. Non bisogna consumare specie ittiche con alto contenuto di mercurio per più di una volta al mese. Quelli a basso contenuto di mercurio, invece, si possono consumare massimo una volta alla settimana.

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