Allenarsi migliora anche il cervello? Un nuovo studio ribalta tutto

Secondo un nuovo studio, allenarsi migliora anche le funzioni del cervello, comportando diversi benefici cognitivi.

Funzioni del cervello (Canva – Inran.it)

Esercizio fisico e sviluppo neurale sono strettamente connessi? A quanto pare, almeno da quanto rivelato in un recente studio condotto in Illinois, negli Stati Uniti, sembrerebbe di sì. Ma non solo, perché un sano allenamento comporterebbe diversi effetti benefici per il cervello, stimolando le funzioni cognitive e promuovendo lo sviluppo dei neuroni.

I muscoli del corpo sono quindi collegati al cervello. Quando la muscolatura si contrare e di distende, invia segnali chimici nel flusso sanguigno, raggiungendo poi il cervello. I ricercatori dell’Institute for Advanced Science and Technolgy non hanno dubbi, l’allenamento porta giovamento all’ippocampo, ossia l’area principale per l’apprendimento, per la memoria e per le funzioni cognitive.

Muscoli e cervello, come l’allenamento influenza le funzioni del cervello

Ragazzo di allena con i pesi (Canva – Inran.it)

I ricercatori americani, esaminando i segnali chimici inviati dai muscoli al cervello, hanno registrato una certa attività neuronale, in particolare subito dopo l’allenamento. A seguito dell’esercizio fisico, dopo il lavoro sul corpo, si assiste dunque a una crescita sana di segnali elettrici al cervello.

Ancora non è chiaro il perché, ma lo studio getta importanti basi per ulteriori approfondimenti. Alcuni parlano del ruolo degli astrociti, le cellule di supporto presenti nel cervello, le quali farebbero da mediatori. Queste cellule regolano l’attività neuronale e contribuiscono all’equilibrio delle funzioni del cervello.

Cervello in allenamento (Canva – Inran.it)

Insomma, una bella scoperta, che necessita di ulteriori approfondimenti. La sperimentazioni, infatti, è ancora in fase preliminare. Se questi dati saranno confermati, potranno essere di grande aiuto per combattere il degrado cognitivo e proteggere la salute del cervello.

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Magari, in futuro, si potrà lavorare contro i disturbi mentali o contro l’Alzheimer e la demenza senile tramite esercizi fisici mirati, e quindi non solo con terapie farmacologiche. La regolazione dei neuroni dell’ippocampo e lo sviluppo muscolare sono in stretto contatto, occorre capire meglio questa interazione, potrebbe essere di fondamentale importanza in ambito medico.

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