Attenzione se raccogli funghi: rischi moltissimo

Per la raccolta funghi non è più necessaria solo l’autorizzazione, ecco perché bisogna fare molta attenzione altrimenti si rischia grosso.

La raccolta di funghi è l’attività molto nota in giro per l’Italia, in genere per mangiarli. Esiste un gran numero di specie di funghi che vengono consumate dai cercatori di funghi e solo gli esperti, tuttavia, raccolgono i funghi di gruppi pericolosi, come l’Amanita, che comprende alcuni dei funghi più tossici esistenti.

Raccolta funghi piemonte
Raccolta funghi (Canva – Inran.it)

L’identificazione non è l’unico elemento della ricerca di funghi che richiede pratica, anche sapere dove cercare lo è. La maggior parte delle specie di funghi richiede condizioni molto specifiche, alcune crescono solo alla base di un certo tipo di albero, per esempio. Trovare una specie desiderata che è nota per crescere in una certa regione può essere una sfida. Proprio per tutelare chi non è esperto di funghi, solitamente serve una determinata autorizzazione per essere idonei alla pratica. Tuttavia un nuovo “titolo” è ora necessario per andare a caccia di funghi.

Raccolta di funghi: attenzione a tutti gli appassionati, serve un nuovo titolo

La Regione Piemonte ha introdotto importanti novità per quanto riguarda la raccolta di funghi nei suoi territori. Una nuova norma, ha infatti sostituito la precedente autorizzazione con il nuovo “titolo” per la raccolta, costituito da una ricevuta di versamento, ma al quale non va applicata la marca da bollo.

Tipi di funghi
Tipi di funghi (Canva – Inran.it)

Gli importi per il nuovo “titolo” variano in base alla sua durata:

  • € 5,00 per il Titolo per la raccolta con validità giornaliera
  • € 10,00 per il Titolo per la raccolta con validità settimanale
  • € 30,00 per il Titolo per la raccolta con validità annuale (2023)
  • € 60,00 per il Titolo per la raccolta con validità biennale (2023-2024)
  • € 90,00 per il Titolo per la raccolta con validità triennale (2023-2024-2025)
come raccogliere i funghi
Fungo (Canva – Inran.it)

Ma perché è necessario questo “titolo”?

Ogni anno circa 40.000 persone soffrono di avvelenamento da funghi in Italia. In Europa esistono circa 300 tipi diversi di funghi non commestibili e mangiarli può causare problemi digestivi come nausea e diarrea, per un periodo limitato di tempo, oppure disturbi più gravi come convulsioni, tachicardia o infezioni renali. Per evitare questi problemi, le autorità sanitarie offrono consigli su come dedicarsi a questa attività in totale sicurezza:

  • non raccogliere funghi solo per il gusto di farlo
  • non raccogliere mai i funghi in un ambiente inquinato, vicino a un’autostrada o a una discarica di rifiuti
  • mettere i funghi in un cestino di vimini
  • se non si è sicuri della sicurezza di un fungo, non mescolarlo nello stesso cesto con altri sicuramente sicuri
  • farsi consigliare da un professionista della salute: il personale di una ASL sarà in grado di fornire
  • in caso di avvelenamento, chiamare o recarsi al Pronto Soccorso

Tuttavia, i funghi, possiedono anche molte proprietà che sono utili alla salute e aggiungerli nella propria dieta grazie a deliziose ricette come la lasagna ai funghi o la crema di funghi, può essere utile e deliziare il palato.

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