Bambini, mare e piscina: le ciambelle e i braccioli non sono sicuri

I braccioli e le ciambelle potrebbero essere anche pericolosi per i bambini al mare o in piscina: quali alternative sono davvero sicure.

Finalmente l’estate è entrata nel vivo ed è possibile andare al mare o in piscina consapevoli che la giornata potrà essere rilassante e immersa nel relax. Sono moltissimi però i genitori che non sanno come proteggere al meglio i propri figli durante le vacanze.

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Bambino con ciambella (Canva – Inran.it)

A volte però non basta mettere la crema solare e lasciare che i propri figli giochino sul bagnasciuga, poiché per un bambino piccoli i pericoli potrebbero essere proprio dietro l’angolo. Basta infatti distrarsi per un momento che la situazione può precipitare. È quindi essenziale prevenire i disastri in modo intelligente non negandosi comunque una bella giornata al mare.

Inoltre bisogna sempre far attenzione all’esaurimento da calore, ma cos’è in realtà e perché è pericoloso?  Anche se ad esempio la piscina può sembrare un’alternativa molto più sicura se confrontata al mare o al lago, in realtà bisogna fare attenzione ad un dettaglio che in pochi conoscono: le ciambelle e i braccioli potrebbero non essere sicuri.

Bambini al mare: la scelta più ovvia non ricade su braccioli e ciambelle

Quante volte quando eravamo bambini, ci siamo tuffati in piscina affidandoci al sostegno di braccioli e ciambelle? Anche se questi strumenti possono sembrare molto utili, in realtà non sono dei dispositivi anti annegamento adatti ai bambini ma solo dei giocattoli. Un’altra credenza è quella che bisogna aspettare molto prima di fare il bagno dopo aver mangiato, eccoti la verità.

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Bambino in spiaggia (Canva – Inran.it)

A dirlo è Salvagente Italia, una nota organizzazione nata per informare istituzioni e genitori sui pericoli che i bambini possono affrontare al mare, in piscina, laghi e fiumi. Sono moltissime le testimonianze di genitori che hanno visto i propri figli rischiare l’annegamento poiché la ciambella si è sfilata o perché hanno perso i braccioli in acqua. Salvagente Italia ha quindi deciso di divulgare alcune informazioni utili per prevenire degli eventi spiacevoli in vacanza, con dei consigli semplici ma efficaci.

In effetti secondo l’organizzazione è fondamentale tenere i bambini sempre al proprio fianco o comunque nel proprio raggio visivo, evitare di lasciarli da soli e dargli modo di imparare a nuotare. Le ciambelle e i braccioli potrebbero influenzare le conoscenze del bambino, facendogli pensare che può galleggiare in acqua senza far nulla. È fondamentale insegnargli al meglio come nuotare e riuscire ad avere un buon rapporto con l’acqua.

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Madre e figlio in piscina (Canva – Inran.it)

Quindi l’alternativa migliore ai braccioli e alle ciambelle non è altro quella di insegnare fin da subito ai bambini come stare in acqua in maniera sicura, prevenendo così la possibilità che questi possano correre rischi e vivere al meglio il loro rapporto con il mare, la piscina, il lago e in generale, con l’acqua. Se non sai come insegnare a nuotare ai tuoi figli, eccoti una piccola e semplice guida per farlo direttamente al mare.

Nicolas De Santis

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