Certificato di malattia telematico: cos’è, come si fa e come funziona

Oggi scoprirai tutto quello che c’è da sapere sul certificato di malattia telematico, informazioni indispensabili sul posto di lavoro.

Nel mondo del lavoro, mettersi in malattia è sempre stata una procedura importante sia per i dipendenti che per i datori di lavoro.

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Lavoratore che si soffia il naso seduto dietro la sua scrivania (foto da Canva) – Inran.it

Ovviamente, con l’avvento delle moderne tecnologie digitali, quelli che prima erano dei semplici certificati medici in carta intestata, adesso sono diventati dei documenti telematici. Quindi, il classico certificato è stato completamente sostituito da quello telematico. Dunque, è quanto mai fondamentale capire come funziona, come si fa e se e quali sono i vantaggi che offre sia per i lavoratori che per le aziende.

Certificato di malattia telematico: tutto quello che c’è da sapere

Il certificato di malattia telematico è anche noto come “certificato medico dematerializzato” (simile alla ricetta dematerializzata, ti lascio qui una piccola guida per capire di cosa si tratta). Si tratta di un documento elettronico emesso da un medico al paziente che giustifica l’assenza dal lavoro a causa di una malattia o di un infortunio.

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Dottore che lavora al computer (foto da Canva) – Inran.it

Questo certificato viene trasmesso in formato digitale all’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) o ad altri enti competenti, sostituendo la tradizionale versione cartacea. La procedura per ottenere il certificato di malattia telematico è molto semplice. Se quindi non ti senti bene, o hai subito un infortuno, e non puoi andare a lavoro, devi chiamare il tuo medico e decidere con lui di fissare una visita medica.

Il dottore, dopo averti visitato e formulato una diagnosi, chiede al paziente tutte le informazioni di cui ha bisogno e le inserisce nel sistema informatico. In pochi click, il certificato di malattia telematico è pronto per essere inoltrato all’INPS.  Il medico poi deve fornire al paziente il codice del certificato. Dovrai quindi comunicare questo codice al tuo datore di lavoro così che possa aver conferma dall’INPS del tuo stato di malattia.

Cosa succede dopo l’invio del certificato?

Il certificato contiene anche i giorni di riposo consigliati al paziente. Se allo scadere del termine, dopo aver fatto eventuali visite specialistiche e/o terapie mediche, puoi chiedere una proroga del certificato al tuo medico. Questo è possibile solo se quindi non sei guarito del tutto.

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Dottore che parla con una sua paziente (foto da Canva) – Inran.it

Durante il periodo di malattia, puoi ricevere la visita dei medici dell’INPS che, in determinati orari, possono venire presso la tua residenza per accertarsi che tu sia in casa e che la malattia o l’infortunio sia reale. Ricorda che le visite possono avvenire anche più volte nel corso dei giorni ed anche il tuo datore di lavoro può richiedere un accertamento all’INPS.

Allo scadere dei giorni di malattia, contemporaneamente alla tua guarigione, puoi tranquillamente tornare a lavoro. Nel caso in cui dovessi guarire prima dello scadere dei giorni di malattia, puoi chiedere al tuo medico una rettifica del certificato medico telematico, comunicarlo al tuo datore di lavoro e rientrare anticipatamente.

Come vedi, è facilissimo richiedere al tuo medico il certificato di malattia telematico che rappresenta un passo avanti importante, perché semplifica di molto tutto l’iter burocratico sull’assenza per malattia che c’era in passato. Bastano pochissimi minuti e tutto avviene in modo digitale ed automatico. Trattandosi di un documento digitale, non corri nemmeno il rischio di perderlo o che si rovini, diventando illeggibile.

Aurora De Santis

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