Bambina morta per diagnosi errata, l’ospedale chiede uno sconto sul risarcimento

C’è una tristissima coda polemica in riferimento al caso della bambina morta per diagnosi errata. Il padre e la madre della piccina sono esterrefatti dalla motivazione.

Bambina morta per diagnosi errata, la vicenda ha portato al sorgere di una causa tra la famiglia della povera piccina e la struttura medica all’interno della quale si è consumata la tragedia. La vicenda risale al 21 ottobre 2020, quando tutto questo avvenne all’ospedale Sant’Orsola di Bologna. Lo stesso ospedale del capoluogo emiliano però ha adesso avanzato una richiesta formale di riduzione dell’indennizzo che deve percepire ai genitori della bimba che non c’è più. A motivare questo gesto sarebbe il fatto che la famiglia ha avuto un altro figlio esattamente un anno dopo.

Bambina morta per diagnosi errata, richiesta assurda dell'ospedale
Una stanza in un ospedale (Foto Canva – Inran.it)

Una spiegazione che però non sta né in cielo né in terra per la madre ed il padre coinvolti in questo tristissimo fatto di cronaca. Già ai tempi la situazione della bambina morta per diagnosi errata aveva fatto molto parlare. Adesso però la storia si arricchisce con questo ulteriore episodio. La mamma ha commentato sconvolta quanto sta succedendo, parlando di vita devastata per la drammatica scomparsa della sua piccola. E ritenendo incredibile che debba in pratica giustificarsi per avere messo al mondo un’altra creatura.

Bambina morta per diagnosi errata, la mossa dell’ospedale è incomprensibile

Bambina morta per diagnosi errata, richiesta assurda dell'ospedale
Un dottore in manette (Foto Canva – Inran.it)

I fatti: la piccina che aveva perso la vita aveva solamente quattro anni e mezzo di vita. I genitori l’avevano fatta controllare a causa di quella che sembrava essere una gastroenterite. E tale era stata anche la diagnosi ricevuta da tre diverse figure mediche tutte quante occupare al Sant’Orsola. Si tratta di un pediatra, di un radiologo e di un chirurgo, per i quali era giunta una condanna per omicidio colposo emessa dal Tribunale di Bologna a dicembre del 2022.

Quell’episodio ha, come è facile immaginare, segnato la vita della famiglia coinvolta. La quale ora vive nel terrore che possa ripetersi qualcosa di simile. La gioia per avere generato un altro figlio non ha certo cancellato il dolore per quanto successo alla bimba appena qualche anno prima. Ma la richiesta di taglio di prezzo sull’importo totale da corrispondere ai genitori interessati suona come un qualcosa di molto insensibile. E come una palese mancanza di rispetto per tutta la sofferenza che quest’ultimi hanno dovuto vivere. E sono in pochi a riuscire a trovare una spiegazione che stia in piedi tra la domanda di sconto e la relativa motivazione addotta.

I medici non capirono cosa stesse accadendo alla bimba

Bambina morta per diagnosi errata, richiesta assurda dell'ospedale
Il corridoio di un ospedale (Foto Canva – Inran.it)

La madre della bambina morta per diagnosi errata ha descritto alla stampa tutto quanto accaduto tre anni fa, con la sua figlioletta che venne ricoverata in ospedale. Dopo ore ed ore lei ebbe il sospetto che il motivo per il quale la sua piccola stesse così male non fosse da imputare ad una gastroenterite. Parere però non condiviso dai tre medici poi condannati. I quali non si accorsero invece che la causa di tutto era da ricercare in una occlusione intestinale.

Tra l’altro la bimba aveva subito un intervento chirurgico all’addome a pochi mesi di nascita e già solo per questo era ritenuta ad alto rischio di subire occlusioni intestinali e manifestarsi di volvoli. E ad aggiungere il peggio al peggio ci si mise “il personale medico ostile subito dopo e che non ha mai fornito una spiegazione“, come confermato a Il Corriere della Sera.

Presto un nuovo procedimento

Anche a seguito del decesso, la diagnosi riferiva di un arresto cardiorespiratorio con vomito, dolore addominale e gastroenterite acuta. Con nessun riferimento alla causa della morte che era invece la già citata occlusione intestinale. Ed anche la condotta del Sant’Orsola sarebbe stata non consona alle norme vigenti, con la famiglia della bimba morta che accusa l’ospedale di avere cercato di distogliere la verità. A settembre 2023 si svolgerà un nuovo procedimento per presunti favoreggiamenti che sarebbero avvenuti nel tentativo forse di alleggerire la posizione dei tre condannati. Riguardo alla occlusione intestinale ci sono dei sintomi per riconoscerla ed un preciso percorso da seguire per curarla.

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