Parto cesareo: consigli e rischi nel praticarlo più volte

Ci sono rischi nel praticare più volte il parto cesareo? Di seguito tutti i consigli per affrontarlo al meglio.

Il parto è descritto da numerose mamme come una delle esperienze più belle ma traumatiche della loro vita. Se già nel miracolo della vita risiedono molte domande, anche nel parto e nelle sue procedure è lo stesso. Si può mettere al mondo una vita in diversi modi:

  • Parto naturale (o eutocito): avviene in maniera spontanea e fisiologica
  • Parto indotto: quando il travaglio stenta ad arrivare per diverse ragioni si induce il parto
  • Parto distocico: quando sia la mamma che il bambino presentano diverse difficoltà
  • Parto cesareo: operazione chirurgica
  • Parto prematuro: si verifica quando il travaglio inizia più di tre settimane prima del termine
  • Parto VBAC: ovvero il parto naturale dopo un cesareo
  • Parto in acqua: tipologia di parto dove la mamma è immersa in una vasca per aiutarla ad affrontare i dolori del travaglio
  • Parto in casa: alternativa al parto in ospedale
  • Parto con luce biodinamica: tecnica innovativa recente dove si utilizza una luce per aiutare la neo mamma ad affrontare le fasi più difficili del parto
tipi di parto
Parto (Canva – Inran.it)

In questo articolo, ci soffermeremo soprattutto sul parto cesareo. Questa tipologia di parto è una procedura chirurgica utilizzata per far nascere un bambino quando il parto naturale non può essere eseguito in modo sicuro. Può essere programmata in anticipo o eseguita in caso di emergenza, ma comporta maggiori rischi rispetto al parto vaginale, con un periodo di recupero leggermente più lungo.

Parto cesareo eseguito più volte: i rischi e i consigli

Questa operazione chirurgica porta dietro di sé numerose incognite. Per esempio quanto tempo deve passare prima di poter rimanere incinta di nuovo, se dopo si può avere un parto vaginale dopo uno cesareo o quante volte si può effettuare il taglio cesareo.

Partorire rischi
Partorire (Canva – Inran.it)

Come anticipato nel paragrafo precedente, si può effettuare un parto naturale dopo aver avuto un parto cesareo, la procedura di chiama VBAC. Questo si esegue dopo il parere e il consenso del proprio medico, poiché si devono soddisfare tutte le condizioni di salute necessarie. Difatti, se la gravidanza non sta procedendo bene, il medico può vitare il VBAC. Secondo i dati della Società Generale di Ostetricia e Ginecologia (SEGO), un parto naturale di successo è possibile nel 72-76% delle donne che hanno fatto precedente taglio cesareo.

Parto cesareo come affrontarlo
Parto cesareo (Canva – Inran.it)

Per quanto riguarda il numero di parti cesarei possibili e a cui una donna si può sottoporre, i professionisti stimano essere tre. Tre sarebbe il numero consigliato che dovrebbe limitare l’insorgenza di problemi futuri. Da quattro in poi, i rischi dovrebbero aumentare, sia per la mamma che per il nascituro. I rischi di tagli cesarei multipli sono: rottura dell’utero, complicazioni vescicali, aderenze o lacerazioni, intestinali, aderenze dell’omento, complicazioni dei vasi sanguigni, emorragia, necessità di trasfusioni di sangue, isterectomia.

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