Neonato salvato a Genova: in Inghilterra lo avevano dato per morto

Una storia a lieto fine quella di un bambino inglese operato a Genova, a Londra i medici non avevano dato speranze, eppure…

Una bella notizia arriva in queste ore dal Gaslini, ospedale di Genova. Negli scorsi giorni, un piccolo paziente è stato salvato.

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Mani che tengono i piedini di un neonato (foto da Canva) – Inran.it

Il neonato, di nazionalità inglese, visitato dai medici in Inghilterra, era stato definito inoperabile e quindi dato praticamente per spacciato. Per fortuna, i genitori non si sono arresi e sono volati qui in Italia insieme al piccolo. L’operazione è avvenuta con successo all’ospedale Gaslini di Genova.

Neonato inglese salvato a Genova: i medici hanno eseguito un’operazione rischiosa e delicatissima

I medici del Gaslini, capitanati dal cardiochirurgo Guido Michielon, sono riusciti a salvare un bambino di appena 6 mesi.

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Monitor ospedaliero con i valori vitali (foto da Canva) – Inran.it

Il bambino soffriva di una cardiopatia molto grave e, secondo i medici inglesi, non poteva essere operato. La possibilità di trovare un cuore compatibile per un trapianto erano veramente scarse e i dottori l’avevano già dichiarato inoperabile.

Tuttavia, i genitori di Adam (nome inventato), provenienti da Londra, non si sono arresi e hanno cercato aiuto presso l’Ospedale Gaslini di Genova, dove il piccolo è stato sottoposto con successo a un intervento chirurgico (lo scorso 17 luglio, n.d.r). Grazie all’abile opera del cardiochirurgo Guido Michielon e del suo team, attualmente, Adam è fuori pericolo.

Come riportato dal Il Secolo XIX, il dottor Michielon ha spiegato che sono stati eseguiti due complessi interventi in una procedura unica, appresa durante la sua formazione negli Stati Uniti dal professor Norwood, noto per aver sviluppato questa tecnica. In passato, Adam aveva già subito un intervento palliativo di emergenza poco dopo la nascita. Secondo le valutazioni dei medici britannici, le cure palliative sembravano essere l’unico percorso per un bambino così giovane, che era in attesa di un trapianto di cuore ma che avrebbe fatto fatica a sopravvivere a un’operazione di tale portata.

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Corridoio di un ospedale percorso da medici e infermieri (foto da Canva) – Inran.it

Il dottor Michielon ha eseguito un ulteriore intervento altamente complesso il 26 luglio su un giovane di poco più di 20 anni affetto da un difetto congenito della valvola aortica, con dilatazione dell’aorta ascendente e della radice aortica. Questo intervento, denominato “Ross-PEARs”, è stato eseguito per la prima volta in Italia. La procedura consiste nell’autotrapianto della radice polmonare nell’aorta, viene poi applicato un supporto personalizzato in polietilene, creato attraverso una ricostruzione tridimensionale della radice polmonare della persona malata. Questo supporto esterno, costruito su misura, viene creato appositamente per ciascun paziente e rispecchia quindi la morfologia e la struttura della radice polmonare.

Questi risultati dimostrano l’abilità e l’innovazione del team medico dell’Ospedale Gaslini nel trattamento di patologie cardiache complesse, offrendo nuove speranze a pazienti con condizioni considerate precedentemente senza soluzione.

Aurora De Santis

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