Scopriamo insieme come si misura la pressione e quali sono i valori di riferimento di cui dobbiamo tener conto.
Quando si parla di pressione arteriosa si intende la forza esercitata dal sangue sulle pareti delle arterie nel sistema cardiocircolatorio.
![pressione cos'è](https://www.inran.it/wp-content/uploads/2023/08/misurare-la-pressione1.jpg)
I valori della pressione dipendono da diversi fattori come la quantità di sangue pompato dal cuore e la resistenza che il flusso sanguigno incontra nel percorso arterioso. Per misurare la pressione ci sono diversi strumenti come lo sfigmomanometro. Si tratta di un dispositivo che può essere manuale o anche digitale.
Come si misura la pressione
Misurare la pressione è molto semplice. La misurazione della pressione si effettua a livello dell’arteria brachiale. Il paziente deve essere seduto e con il braccio appoggiato su una superficie orizzontale al livello del cuore.
![sfigmanometro digitale](https://www.inran.it/wp-content/uploads/2023/08/pressione-arteriosa1.jpg)
Per questa misurazione, si utilizza uno sfigmomanometro, un dispositivo composto da un bracciale dotato di camera d’aria ed un manometro a orologio che indica i valori di pressione. Anche se esistono misuratori elettronici, lo sfigmomanometro tradizionale con il mercurio è ancora considerato lo strumento più preciso ed affidabile, soprattutto in ambito medico. Difatti, i misuratori digitali sono più adatti per misurare i valori della pressione in autonomia, magari per tenerli sotto controllo nel caso si soffra di qualche patologia.
Durante la misurazione bisogna seguire alcuni piccoli accorgimenti:
- Il paziente deve sedersi e rilassarsi per qualche minuto in un ambiente silenzioso.
- Si devono effettuare almeno due misurazioni con un intervallo di 1-2 minuti tra l’una e l’altra.
- Si consiglia di misurare la pressione su entrambe le braccia.
- Bisognerebbe misurare la pressione la mattina, appena alzati. Altrimenti almeno un’ora dopo i pasti, caffè, tè, fumo o sforzo fisico.
È importantissimo sapere che il valore della pressione oscilla in base anche al battito del cuore. Ci sono due valori: quello massimo e quello minio. Il picco massimo (pressione sistolica), si verifica quando il cuore si contrae per spingere il sangue nell’arteria; il valore minimo (pressione diastolica) è quando il cuore si rilassa e si riempie di sangue.
Quali sono i valori di riferimento della pressione
L’unità di misura utilizzata per la pressione arteriosa è il millimetro di mercurio (mmHg). In pazienti sani, i valori considerati nella norma non dovrebbero superare i 140-90 mmHg di pressione sistolica.
![sfigmomanometro](https://www.inran.it/wp-content/uploads/2023/08/come-misurare-pressione1.jpg)
La pressione bassa o ipotensione si verifica quando la pressione arteriosa massima è inferiore a 100 mmHg. Invece, si parla di ipertensione, o pressione alta, nel momento in cui i valori superano i 140 mmHg di pressione sistolica e/o i 90 mmHg di pressione diastolica, come specificato dalle ultime linee guida rilasciate dalla Società Europea di Cardiologia e della Società Europea di Ipertensione.
L’ipertensione rappresenta un importante fattore di rischio per problemi cardiovascolari, come ictus e infarto, e nella maggior parte dei casi non ci sono sintomi evidenti. Di conseguenza, è consigliabile che il medico di fiducia valuti la storia familiare e personale del paziente ed effettui misurazioni periodiche con relative analisi.
Per prevenire l’insorgere dell’ipertensione, si consiglia di seguire uno stile di vita salutare, di stare attenti all’alimentazione e cercare sempre di seguire una dieta ricca ed equilibrata, di evitare il consumo di alcool, di mantenersi attivi e fare attività fisica regolare, cercare di gestire al meglio lo stress e mantenere un peso corporeo idoneo.
Aurora De Santis