Scopriamo insieme come si misura la pressione e quali sono i valori di riferimento di cui dobbiamo tener conto.
Quando si parla di pressione arteriosa si intende la forza esercitata dal sangue sulle pareti delle arterie nel sistema cardiocircolatorio.
I valori della pressione dipendono da diversi fattori come la quantità di sangue pompato dal cuore e la resistenza che il flusso sanguigno incontra nel percorso arterioso. Per misurare la pressione ci sono diversi strumenti come lo sfigmomanometro. Si tratta di un dispositivo che può essere manuale o anche digitale.
Come si misura la pressione
Misurare la pressione è molto semplice. La misurazione della pressione si effettua a livello dell’arteria brachiale. Il paziente deve essere seduto e con il braccio appoggiato su una superficie orizzontale al livello del cuore.
Per questa misurazione, si utilizza uno sfigmomanometro, un dispositivo composto da un bracciale dotato di camera d’aria ed un manometro a orologio che indica i valori di pressione. Anche se esistono misuratori elettronici, lo sfigmomanometro tradizionale con il mercurio è ancora considerato lo strumento più preciso ed affidabile, soprattutto in ambito medico. Difatti, i misuratori digitali sono più adatti per misurare i valori della pressione in autonomia, magari per tenerli sotto controllo nel caso si soffra di qualche patologia.
Durante la misurazione bisogna seguire alcuni piccoli accorgimenti:
- Il paziente deve sedersi e rilassarsi per qualche minuto in un ambiente silenzioso.
- Si devono effettuare almeno due misurazioni con un intervallo di 1-2 minuti tra l’una e l’altra.
- Si consiglia di misurare la pressione su entrambe le braccia.
- Bisognerebbe misurare la pressione la mattina, appena alzati. Altrimenti almeno un’ora dopo i pasti, caffè, tè, fumo o sforzo fisico.
È importantissimo sapere che il valore della pressione oscilla in base anche al battito del cuore. Ci sono due valori: quello massimo e quello minio. Il picco massimo (pressione sistolica), si verifica quando il cuore si contrae per spingere il sangue nell’arteria; il valore minimo (pressione diastolica) è quando il cuore si rilassa e si riempie di sangue.
Quali sono i valori di riferimento della pressione
L’unità di misura utilizzata per la pressione arteriosa è il millimetro di mercurio (mmHg). In pazienti sani, i valori considerati nella norma non dovrebbero superare i 140-90 mmHg di pressione sistolica.
La pressione bassa o ipotensione si verifica quando la pressione arteriosa massima è inferiore a 100 mmHg. Invece, si parla di ipertensione, o pressione alta, nel momento in cui i valori superano i 140 mmHg di pressione sistolica e/o i 90 mmHg di pressione diastolica, come specificato dalle ultime linee guida rilasciate dalla Società Europea di Cardiologia e della Società Europea di Ipertensione.
L’ipertensione rappresenta un importante fattore di rischio per problemi cardiovascolari, come ictus e infarto, e nella maggior parte dei casi non ci sono sintomi evidenti. Di conseguenza, è consigliabile che il medico di fiducia valuti la storia familiare e personale del paziente ed effettui misurazioni periodiche con relative analisi.
Per prevenire l’insorgere dell’ipertensione, si consiglia di seguire uno stile di vita salutare, di stare attenti all’alimentazione e cercare sempre di seguire una dieta ricca ed equilibrata, di evitare il consumo di alcool, di mantenersi attivi e fare attività fisica regolare, cercare di gestire al meglio lo stress e mantenere un peso corporeo idoneo.
Aurora De Santis