Sperimentazione sugli animali, il chip in grado di fermarla: i dettagli

Sperimentazione sugli animali per screening di farmaci e prodotti: la strada verso lo stop. Il chip in grado di poterla fermare. 

La sperimentazione sugli animali è un tema da sempre molto dibattuto, controverso è decisamente molto complesso da affrontare. Ci si batte in particolar modo sulla questione etica e su quanto sia effettivamente efficace testare i prodotti sugli animali.

Come combattere la sperimentazione degli animali
Stop abusi sugli animali (Foto da Canva – Inran.it)

Prima di entrare nel cuore della notizia, occorre sottolineare che questo processo ha delle radici davvero molto antiche: tanto è vero che sono stati sia i greci che i romani a sperimentare per la prima volta sugli animali. Fu solo, però, nel XX secolo che il progresso scientifico e l’avanzamento in campo tecnologico hanno portato questa cruenta pratica ad assumere dimensioni davvero significative. Gli animali coinvolti per eccellenza sono i topi, i conigli e le scimmie su cui vengono sviluppati e testati farmacie prodotti chimici.

Sperimentazione sugli animali: sempre più vicina la possibilità di interrompere questa barbarie rifacendosi a particolari chip

Quali sono i motivi che hanno spinto a testare farmaci e malattie sugli animali? Innanzitutto bisogna dire che questa sperimentazione è stata, nonostante la crudeltà, cruciale per la scoperta dei vaccini e per lo sviluppo dei farmaci. Questo perché prima di metterli in commercio bisogna garantirne la sicurezza proprio per l’uso sugli esseri umani.

Come combattere la sperimentazione degli animali
Test sugli animali (Foto da Canva – Inran.it)

Come si menzionava precedentemente i motivi che hanno spinto i ricercatori a testare i farmaci e anche i prodotti estetici sugli animali riguardano diversi aspetti: si inizia ovviamente dalla ricerca e dalla sperimentazione, così come dalla messa in sicurezza per quanto riguarda l’uso umano. Questa pratica continua ad essere usata e continua ad essere al centro di numerose critiche e polemiche da parte degli animalisti che sono fortemente preoccupati per la salute degli animali. Si stima, infatti, che ogni anno vengono utilizzati all’incirca 115 milioni tra topi e conigli.

Ci sono delle alternative possibili? Assolutamente sì è proprio nell’ultimo decennio sono davvero molteplici gli sviluppi in campo scientifico. Vediamo più da vicino di che cosa si tratta: gli scienziati stanno studiando innumerevoli tecniche alternative alla sperimentazione E tra questi bisogna sottolineare la presenza degli organi on a chip (OOC) – ossia una piccola struttura cellulare che va a riprodurre gli organi e i tessuti umani a cui è possibile sottoporre i farmaci da sperimentare mediante dei canali che vanno a simulare quella determinata funzione del corpo.

Come combattere la sperimentazione degli animali
Test in laboratorio sugli animali (Foto da Canva – Inran.it)

Vengono dunque sfruttate sia le cellule sane sia quelle malate che hanno il compito di simulare i vari organi come ad esempio l’intestino, i polmoni o il cervello. Prendiamo ad esempio il fegato: su di esso sono stati testati ben 27 farmaci che hanno superato pienamente il test.

Impostazioni privacy