Aumentano i contagi di sifilide: sintomi, trattamento e cura

Purtroppo stanno aumentando i contagi di sifilide in Italia, bisogna quindi saper riconoscere i sintomi ma soprattutto come si cura.

Le malattie sessualmente trasmissibili sono molto pericolose, soprattutto per il veloce contagio e l’espansione sul territorio. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, i contagi di sifilide e di altre malattie sessualmente trasmissibili stanno aumentando progressivamente.

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Test per la sifilide (Canva – Inran.it)

I dati parlano chiaro, in confronto al 2020, solo per l’anno 2021 i casi di infezione sono saliti del 17,6% e ad oggi sembra che i casi siano all’incirca 4000 all’anno. Purtroppo però le malattie sessualmente trasmissibili sono sempre più presenti tra i giovani, mentre all’anno sono più di 340 milioni i casi di infezione tra persone di un range che varia dai 15 ai 50 anni. Purtroppo sono in pochi ancora a conoscere l’ovaio policistico, di cosa si tratta e quali sono le terapie.

A questo punto è quindi necessario informarsi il più possibile sulle malattie sessualmente trasmissibili, come evitarle, come trattarle e come curarle. Proprio per questo oggi voglio parlarti della sifilide, una delle malattie sessualmente trasmissibili con forte aumento di episodi di contagio in Italia.

Sifilide: quali sono i sintomi e come si cura

La sifilide è un’infezione causata dal Treponema pallidum, un batterio che può essere trasmesso sessualmente o congenitamente da madre a figlio. Può essere trasmessa al feto durante il parto o attraverso la placenta, quindi durante la gestazione.

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Treponema pallidum al microscopio (Canva – Inran.it)

Esistono diversi tipi di sifilide che si dividono per gravità o per modalità di infezione, esiste anche la forma asintomatica, più difficile da individuare se non con degli esami del sangue. Uno dei sintomi della sifilide sono le ulcere che dopo 2 mesi verranno riassorbite dall’organismo. Queste possono nascere in bocca, sui genitali, sull’ano, in gola ma anche su altre parti del corpo, ma questa evenienza è molto rara.  L’ulcera si presenta come un grande nodulo, duro e indolore, con una colorazione che va dal rosso al rosso scuro.

I sintomi possono variare a seconda dei casi, spesso si tratta di febbre, rapida perdita di peso, dolore osseo, emicrania ma soprattutto noduli agli organi interni, che purtroppo, possono essere visti solo tramite esami medici. Per trovare la soluzione è però necessario essere sinceri col proprio medico, ecco per esempio cosa non bisogna nascondere in una visita ginecologica.

Trattamento e cura

Per capire se si è stati infettati dalla sifilide bisogna sottoporsi quanto prima a degli esami medici specifici, come il TPHA, un esame che può essere svolto già da 5 settimane dopo il contagio e che rimane positivo anche durante le terapie per la cura della malattia.

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Coppia dal medico (Canva – Inran.it)

È possibile sapere se si è stati infettati anche tramite il test VDRL, che grazie allo screening, purtroppo però questi test non sono sempre affidabili, quindi si consiglia di utilizzare i TPHA.

La prevenzione è sicuramente una parte fondamentale per evitare il contagio, usando sempre le protezioni e limitando i rapporti sessuali occasionali.  Il trattamento invece è spesso legato all’utilizzo di una cura antibiotica con iniezioni di penicillina o di claritromicina. La prevenzione è fondamentale anche per combattere il tumore della cervice uterina, come fare. La sifilide risulta facile da trattare nei primi stati della malattia, purtroppo però diventa molto più difficile nei suoi stadi avanzati, soprattutto se il trattamento risulta tardivo o la forma rinvenuta è quella latente e asintomatica.

Nicolas De Santis

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