Friarielli: c’è un limite a quanti potete mangiarne, non trascurate questo fattore

Con i friarielli meglio non esagerare: c’è un limite massimo sulla quantità che è possibile mangiare a causa di questo fattore.

I friarielli, o broccoletto, sono una delle verdure più amate e consumate nelle regioni meridionali e negli ultimi anni è diventata sempre più comune in tutta la penisola. È l’ingrediente principale in tanti piatti caratteristici e tipici della gastronomia campana e pugliese, in quanto è super versatile ma amarognola ed è perfetta da abbinare ai piatti di carne.

Friarielli benfici
Friarielli (Canva – Inran.it)

Altro non sono che le infiorescenze che si sviluppano dalla pianta delle cime di rapa. Il termine, deriva invece dal metodo di cottura, ovvero friggere, “frijere” in napoletano. Appartenente alla famiglia delle brassicaceae. Le sue foglie e i suoi gambi frastagliati sono ottime fonti di vitamine A, C e K, oltre che di ferro, folati e manganese. Tuttavia non è tutto oro quello che luccica.

I friarielli non si possono mangiare in grande quantità: c’è un limite da rispettare

Grazie al contenuto di preziose vitamine e minerali, contribuisce alla salute del cuore, degli occhi, delle ossa e del cervello. È una verdura molto ricca di sali minerali e può essere considerato un super alimento grazie alle sue caratteristiche. Ma allora perché va limitata la sua assunzione?

come cucinare i friarielli
Friarielli (Canva – Inran.it)

Sono ricchi di ferro, potassio, calcio, fosforo, magnese, magnesio, zinco e altri minerali essenziali che aiutano le funzioni dell’organismo e la salute delle ossa. Proprio il calcio è l’elemento che ha più rilevanza in quanto ne contiene di più se paragonato a latticini e formaggi. Per questo può aiutare a contrastare l’insorgenza di malattie come l’osteoporosi. Grazie all’azione combinata di calcio e potassio, inoltre, è possibile regolare la pressione sanguigna e ne beneficia che soffre di ipertensione o ha problemi al cuore. Infine è un alimento con un bassissimo contenuto di grassi. Quello a cui bisogna fare attenzione è al metodo di cottura e alla quantità che se ne mangia.

Friarielli e salsiccia
Friarielli e salsiccia (Canva – Inran.it)

Gli esperti raccomandano mezza tazza di friarielli cotti, ovvero 85 grammi circa. Proprio il suo nome deriva dal fatto che il metodo di cottura tipico è la frittura, ma essa fa perdere quasi tutte le proprietà elencate sopra. A Napoli, vengono prima sbollentati nell’acqua prima di friggerli nell’olio, aglio e peperoncino. Tuttavia si può sempre optare per una versione più light, cucinando i friarielli al vapore o stufati.

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