In 24 ore 4 trapianti di organi: quattro giovani ricevono una nuova speranza

Un vero record è stato raggiunto al Bambino Gesù: nell’arco di 24 ore sono stati effettuati 4 trapianti di organi, un risultato eccezionale.

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Un successo senza precedenti al Bambino Gesù di Roma: 4 trapianti in 24 ore (Inran.it)

Una notizia importantissima per tutta la sanità italiana. Al Bambino Gesù Hospital di Roma sono stati eseguiti ben 4 trapianti in sole 24 ore. Grazie a questi interventi, quattro giovani ora possono sperare in una nuova prospettiva di vita.

4 trapianti di organi in poche ore: un record medico al Bambino Gesù

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Squadra di medici (Inran.it)

Durante la scorsa settimana, e più precisamente tra il 17 ed il 18 ottobre, al Bambino Gesù di Roma sono stati effettuati quattro trapianti di organi. Sono stati trapiantati tre reni ed un fegato, tutto questo è stato reso possibile dalle generose famiglie dei donatori. Gli interventi hanno richiesto l’impiego di circa 40 persone, tra cui medici, chirurghi, infermieri e personale sanitario.

La prima operazione, avvenuta nel tardo pomeriggio del 17 ottobre, ha coinvolto la paziente più giovane dei quattro, una ragazza di soli 13 anni. La giovane paziente era in attesa di un trapianto di fegato da ben 6 mesi, a causa di una rara condizione patologica chiamata cirrosi biliare da atresia delle vie biliari, che provoca, nel tempo, provoca la distruzione dei dotti biliari, ovvero i canali che trasportano la bile dal fegato all’intestino.

Il giorno seguente, il 18 ottobre, si sono svolti i tre trapianti di rene. Il primo intervento è stato effettuato ad un ragazzo di 15 anni, malato di ipoplasia renale bilaterale, una rara malattia che non permette ai reni di svilupparsi completamente. I pazienti affetti da questa malattia soffrono di una grave insufficienza renale cronica.

Il secondo paziente operato è stato un ragazzo di 16 anni, in cura dallo scorso luglio, a causa di un’insufficienza renale cronica causata da glomerulosclerosi focale e segmentale, un’altra rara malattia grave che danneggia i glomeruli, ovvero le parti dei reni che filtrano le varie sostanze.

Il terzo ed ultimo trapianto ha coinvolto un giovane di 25 anni che aveva già ricevuto un rene nuovo nel 2011, ma con scarso successo. In questo caso, la patologia era una uropatia malformativa, ovvero una grave malformazione delle vie urinarie. Ha dovuto attendere ben 7 anni prima di poter essere operato di nuovo perché, dopo il primo intervento, ha sviluppato un’iperimminità, ovvero il suo corpo ha cominciato a produrre troppi anticorpi.

“Un atto di generosità” le parole del responsabile

Come riportato da In Salute News, il prof. Marco Spada, responsabile dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Epato-Bilio-Pancreatica e dei Trapianti di Fegato e Rene, ha espresso la sua gratitudine alle famiglie dei donatori, sottolineando il loro atto di generosità in un momento di grande dolore per la perdita di un proprio caro.

Il professore ha anche evidenziato il ruolo che hanno avuto i macchinari di perfusione extracorporea. Si tratta dispositivi medici utilizzati per sostenere la funzione cardiaca e respiratoria di un paziente quando il suo cuore e i suoi polmoni non sono in grado di farlo in modo sufficiente. Grazie a questi apparecchi, c’è stato il tempo necessario per eseguire 4 trapianti in 24 ore, un successo senza precedenti al Bambino Gesù. Ovviamente, tutto ciò non sarebbe stato possibile senza il contributo di medici, infermieri e del personale sanitario.

I quattro giovani pazienti sono stabili e sotto osservazione, gli interventi hanno tutti avuto successo, ora ci vorrà solo del tempo per permettere ai ragazzi di riprendersi.

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