Diagnosticare il tumore ai polmoni: molti scelgono di non voler sapere

Molte persone evitano di effettuare analisi e screening per diagnosticare il tumore ai polmoni: la paura li blocca e scelgono di non sapere.

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Novità sulle diagnosi del tumore ai polmoni – Inran.it

Quando si tratta di preservare la propria salute, è importantissimo effettuare screening ed analisi per monitorare la situazione. La prevenzione vale per tutti, per fumatori e salutisti non dovrebbe cambiare nulla, i controlli andrebbero fatti, sempre. Come riportato sul sito dell’Ansa, il 25% degli italiani fuma, anche se ciò non implica per forza un disinteresse per la propria salute. Circa il 50% della popolazione è attivamente orientata verso la prevenzione, con il 42% che regolarmente si sottopone a controlli preventivi. Nonostante questo impegno, persino le persone più sensibili alla prevenzione hanno molti dubbi riguardo allo screening per il tumore polmonare. Questi sono alcuni dei risultati di un’indagine condotta da IQVIA per Roche Italia, presentata in questi giorni.

Diagnosticare in tempo il tumore ai polmoni salva la vita: c’è possibilità di guarire, ma le persone non lo sanno

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Dottore che controlla una radiografia al torace – Inran.it

In Italia, al momento, manca un programma organizzato di screening per il cancro al polmone, simile a quelli esistenti per il tumore al seno, del collo dell’utero e del colon retto. Ma l’anno scorso è stato avviato il programma Risp (Rete Italiana Screening Polmonare).

Questo programma prevede l’esecuzione di una TAC torace a bassa dose di radiazioni senza contrasto su 10 mila persone a rischio, come i fumatori accaniti. Come riportato su Ansa, Giulia Veronesi, direttrice del Programma di Chirurgia Robotica Toracica presso l’IRCCS, Ospedale San Raffaele, ha sottolineato che il tumore al polmone, quando diagnosticato precocemente grazie allo screening, è curabile con tassi di sopravvivenza fino all’80% a 5 anni, a seconda dello stadio della malattia.

Nonostante ci siano quindi ottime probabilità di sopravvivenza, l’indagine ha evidenziato significative barriere legate allo screening polmonare, principalmente di natura psicologica ed emotiva. Questi preconcetti derivano dallo stigma associato alla malattia e al fumo. Il tumore al polmone è spesso percepito come una malattia senza speranza e manca la consapevolezza che una diagnosi precoce possa aumentare significativamente le possibilità di guarigione.

È quindi fondamentale andare oltre i preconcetti e conoscere la realtà, ovvero che dal tumore ai polmoni si può guarire. Ma per far in modo che accada, bisogna fare prevenzione e controllare il proprio stato di salute. Solo facendo tesoro di questa consapevolezza le persone potranno eliminare il pregiudizio ed avere un approccio giusto verso questa patologia.

Aurora De Santis

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