Formaggio confezionato, addio per sempre: sparirà dalle vendite

Usatissimo ed apprezzatissimo ad ogni latitudine, il formaggio confezionato dalle sue marche più conosciute a quelle meno note potrebbe scomparire.

Formaggio confezionato, potrebbe sparire per limitare l'uso di confezioni in plastica
Formaggio confezionato, addio per sempre: sparirà dalle vendite (Inran.it)

Il formaggio confezionato è un qualcosa di molto diffuso in tutto il mondo. Dalle nostre parti, e non solo, sono molto utilizzate le famose Sottilette, e le sue imitazioni. Questo ed altri esempi di formaggio confezionato rivesto una grande utilità in cucina.

Eppure presto potrebbero uscire di scena, nel senso che non le si troverà più sugli scaffali dei supermercati e dei discount. Questo cambiamento a dir poco epocale vede come causa scatenante un motivo urgente, che ora più che mai si è dimostrato impellente e da non sottovalutare.

Certo, un mondo senza Sottilette ed altri tipi di formaggio confezionato sarebbe diversa senz’altro. E non avremmo a portata di mano quel che serve per farcire dei panini, dei tramezzini, delle piadine od altro. Cosa che, grazie al formaggio confezionato (non solo Sottilette, che abbiamo richiamato in foto perché uno dei prodotti più famosi del genere, n.d.r.) può avvenire.

Eppure si va incontro ad un possibile cambiamento, per via di quella che è la mutata situazione attuale nel mondo. Ed aspettare o continuare come si è sempre fatto non è proprio più possibile.

Formaggio confezionato, perché potrebbe scomparire e dove

Formaggio confezionato, potrebbe sparire per limitare l'uso di confezioni in plastica
Formaggio confezionato (Inran.it)

C’è un disegno di legge del New Jersey chiamato Packaging Reduction and Recycling Infrastructure Act che interesserebbe le aziende con un fatturato netto maggiore di un milioni di dollari all’anno nell’ambito del settore alimentare. Tale proposta di legge imporrebbe alle stesse di tagliare della metà quello che è il loro attuale uso di plastica per imballaggi e confezionamenti, da qui fino al 2036.

In caso contrario ci sarebbe una tassa da pagare, i cui proventi andrebbero a finanziare la ricerca per progetti appositi per migliorare il riciclaggio della plastica. Insomma, l’obiettivo finale del tutto è quello di ridurre l’impiego della plastica nell’industria alimentare.

Questo farebbe si che l’ambiente ne beneficerebbe per via di un ridotto impatto da parte dei processi industriali. La plastica è quanto di più inquinante ci sia sul pianeta e si trova ovunque nel mondo. Dalle vette del Monte Everest, che è la montagna più alta della Terra, fino ai fondali oceanici.

Persino in questi posti sono arrivate le famigerate microplastiche, che sono estremamente dannose per la salute. Pure la Commissione Europea si è espressa in tal senso, vietando il più possibile l’utilizzo di imballaggi monouso in plastica.

Il formaggio confezionato potrebbe passare all’adozione di altri metodi di confezionamento, come la carta a sua volta ricavata da un precedente processo di riciclo. E che è più facilmente smaltibile, biodegradabile e meno inquinante rispetto alla dannosissima plastica.

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