Scopriamo tutto quello che c’è da sapere su una delle spezie più amate: la curcuma non è solo buonissima, fa anche molto bene alla salute.
La Curcuma è una pianta appartenente alla famiglia delle Zinziberaceae. Questa pianta perenne può crescere fino a 1 metro di altezza ed è caratterizzata da un rizoma sotterraneo di colore giallo-arancio. Le sue foglie sono oblunghe e di un verde intenso, mentre i fiori gialli si trovano all’interno di una pseudo-infiorescenza composta da brattee verdi e bianco-violacee. La parola “curcuma” deriva dall’arabo “kurkum”, il cui significato è zafferano, per via del colore simile che accomuna le due spezie.
La curcuma è una pianta originaria dell’Asia meridionale, in particolare dell’India e del Pakistan. Cresce ai margini delle foreste e lungo le rive dei fiumi, prediligendo climi tropicali con alte temperature e umidità. Nonostante ciò, può essere coltivata anche in climi più temperati, purché non venga esposta alle rigide temperature invernali.
Curcuma: una spezia preziosa amata fin dall’antichità
La curcuma ha una lunga storia di utilizzo, soprattutto in India, dove è menzionata nei testi antichi dei Veda, risalenti a oltre 3000 anni fa. È parte integrante della dieta e della medicina ayurvedica, e viene utilizzata per trattare una vasta gamma di disturbi, tra cui febbre, infezioni, artrite, dissenteria e problemi al fegato. In Occidente, la curcuma è conosciuta da molto tempo, ma non ha mai raggiunto la stessa popolarità che ha in India, pur essendo oggetto di numerosi studi scientifici per le sue proprietà medicinali, in particolare per la prevenzione dei tumori e delle malattie neurodegenerative.
La curcuma è famosa per le sue numerose proprietà benefiche, grazie alla presenza di curcuminoidi, tra cui spicca la curcumina, principale composto attivo responsabile dei benefici della pianta. Vediamo quali sono i benefici più importanti:
- Aiuta il fegato: la curcuma protegge il fegato dai danni causati da sostanze tossiche e supporta la sua funzione disintossicante.
- Effetto antiossidante: la curcumina aiuta a combattere i radicali liberi, che possono danneggiare le cellule e accelerare l’invecchiamento.
- Azione antinfiammatoria: è in grado di ridurre l’infiammazione, risultando utile in caso di patologie infiammatorie croniche come l’artrite.
- Supporto alla digestione: la curcuma stimola la produzione e il flusso della bile, favorendo una buona digestione dei grassi.
La curcuma è ampiamente impiegata anche in ambito cosmetico, soprattutto in prodotti per la cura della pelle grazie alle sue proprietà anti-age, cicatrizzanti e lenitive. Viene spesso inclusa nelle formule di creme anti-infiammatorie, maschere per il viso e sieri anti-invecchiamento.
Curcuma in cucina
La curcuma è uno degli ingredienti principali del curry, una miscela di spezie molto diffusa nella cucina indiana e asiatica. Oltre al sapore leggermente amarognolo e speziato, viene spesso utilizzata per conferire un colore giallo acceso ai piatti, fungendo anche da colorante alimentare naturale con la sigla E100.
In cucina, la curcuma può essere aggiunta a risotti, zuppe, stufati e salse, e spesso viene combinata con pepe nero per aumentare l’assorbimento della curcumina nell’organismo. Per coloro che desiderano incorporare la curcuma nella propria dieta quotidiana, è possibile preparare una tisana utilizzando il rizoma fresco o in polvere.
Si può preparare un infuso con il rizoma fresco o essiccato, lasciandolo in infusione in acqua bollente per circa 10 minuti. Se la curcuma è in polvere può essere aggiunta ai piatti, può essere assunta anche sotto forma di integratore.
In alternativa c’è l’estratto di curcuma disponibile in capsule o compresse oppure si può trovare la curcuma sotto forma di tintura madre. I dosaggi vanno stabiliti con il proprio medico o con il farmacista di fiducia.
Possibili controindicazioni della curcuma
Nonostante i numerosi benefici, l’assunzione di curcuma può presentare alcuni effetti collaterali, specialmente in soggetti con patologie epatiche o calcoli biliari. In Italia, sono stati registrati casi di epatite colestatica in seguito all’assunzione di integratori a base di curcuma, probabilmente dovuti a una specifica sensibilità individuale.
Pertanto, è consigliato consultare un medico prima di assumere curcuma, soprattutto se si stanno prendendo altri farmaci o se si soffre di disturbi epato-biliari. Inoltre, l’uso della curcuma è sconsigliato in gravidanza e allattamento, poiché non esistono studi sufficienti sugli effetti della curcumina sul feto o sul neonato.