Se ami il riso, devi sapere che non ci sono solo le tipologie “classiche”, ci sono moltissimi tipi di riso che possono conquistarti.
Non tutti lo sanno, ma l’Italia è il maggior produttore di riso in Europa, con oltre 150 varietà coltivate. Sebbene alcune varietà siano ampiamente conosciute, come il Carnaroli o l’Arborio, il panorama del riso italiano è molto più ricco e variegato. Esistono varietà meno conosciute, ma che meritano la giusta attenzione. Sono chicchi perfetti per esaltare diversi tipi di piatti. Ognuna di queste varietà possiede delle caratteristiche particolari che la rende ideale per specifici piatti.
Tanti tipi di riso per tanti piatti diversi: conosciamoli tutti!
Queste tipologie di riso sono meno conosciute, ma possono dare tanto a chi ama la cucina. Ogni varietà porta con sé specifiche caratteristiche che la rendono adatta a determinati tipi di piatti, dalle insalate di riso ai risotti, dalle minestre ai dessert. È arrivato il momento di conoscere questi tipi di riso così che rendano la tua cucina più ricca e variegata.
- Riso Apollo: è aromatico e ricorda il famoso riso Basmati pakistano. Coltivato in Piemonte e Sardegna, è il risultato di un incrocio tra un riso italiano e uno orientale. Il chicco è affusolato e chiaro, cuoce in circa 10 minuti. Grazie al suo profumo intenso, è particolarmente indicato per piatti di pesce, carni delicate e verdure, ma si presta anche per insalate fredde e piatti esotici.
- Riso Gange: simile al riso Apollo, il riso Gange si distingue per la sua consistenza leggermente più morbida e chicchi sodi. Coltivato in Calabria e in altre zone con terreni salmastri, il riso Gange ha un tempo di cottura di circa 10 minuti. Grazie al suo aroma delicato, è ideale per piatti di pesce e insalate.
- Riso S. Andrea: selezionato negli anni Settanta, è molto diffuso nel Vercellese e nella Baraggia biellese. I suoi chicchi affusolati e di medie dimensioni hanno una buona tenuta in cottura e si prestano a diverse preparazioni, tra cui risotti, minestre, arancini e dolci.
- Riso Artemide: nato nel 2005 dall’incrocio tra il riso Venere e il riso Indica. Si tratta di un riso integrale nero, con un chicco allungato e un aroma molto gradevole. È ricco di ferro, silicio e antociani, sostanze antiossidanti che gli conferiscono notevoli benefici per la salute. Il riso Artemide è ideale per piatti con formaggi, funghi, verdure e pesce, ma si presta bene anche per preparazioni che richiedono un tocco di originalità.
- Riso Artiglio: originario dell’Africa e coltivato nel Novarese, il riso Artiglio è caratterizzato da un elevato contenuto di amilosio (25%), che lo rende poco colloso dopo la cottura. Con un tempo di cottura ridotto (8-10 minuti), è perfetto per insalate di riso e piatti a base di pesce, grazie alla sua consistenza e al suo sapore leggero e delicato.
- Riso Vialone Nano: nato dall’incrocio tra il Nano e il Vialone nero, ed è considerato uno dei risi più pregiati a livello internazionale. Viene coltivato principalmente nel Veronese, dove ha ottenuto il marchio IGP nel 1996. Questo riso è perfetto per i risotti, grazie alla sua capacità di assorbire i condimenti e mantenere una buona consistenza durante la cottura.
- Riso Baldo: è stato creato alla fine degli anni Settanta ed è il prodotto dell’incrocio del riso Arborio e Stirpe 136. Si coltiva principalmente nelle province di Vercelli, Novara e Pavia. I chicchi sono lunghi, molto lucidi e chiari, dal sapore molto intenso. Il riso Baldo è versatile e si presta bene per risotti, insalate e arancini. Tuttavia, non è adatto per la preparazione di dolci, poiché non trattiene bene i sapori dolci.
- Riso Rosa Marchetti: è stato dal coltivatore Domenico Marchetti che ha dato al riso il nome di sua moglie. I suoi chicchi piccoli e l’aroma muschiato lo rendono unico. È coltivato esclusivamente nel Vercellese e si presta molto bene per minestre, risotti e timballi.
- Riso Ermes: un riso integrale rosso, nato dall’incrocio tra il riso Venere e una varietà di riso Indica. Contiene sostanze antiossidanti ed è apprezzato per il suo profumo delicato e il chicco lungo. È particolarmente adatto a minestre, insalate e vellutate, ma può essere usato anche per piatti a base di verdure e persino dessert, grazie alla sua versatilità.
- Riso Maratelli: le origini del riso Maratelli risalgono al 1914, quando Mario Maratelli selezionò questa varietà nella sua risaia ad Asigliano Vercellese. I suoi chicchi tondi e perlati sono stati a lungo utilizzati per la preparazione di zuppe e minestre. Tuttavia, oggi viene apprezzato anche per i risotti, grazie alla sua ottima tenuta di cottura e alla capacità di amalgamarsi bene con altri ingredienti.
E tu conoscevi tutti questi tipi diversi di riso? Non ti resta che provarli e scoprire quanto possano regalare alla tua cucina. A proposito di riso, ti lascio qui una ricetta eccezionale, super saporita e perfetta per l’autunno.