Attenzione alle truffe alimentari e a quello che si porta nel piatto. Il Ministero ha inserito una importante novità per contrastarle e garantire la trasparenza alimentare per il consumatore
Scegliere cosa portare a tavola è sempre un compito impegnativo, soprattutto oggi che abbiamo di fronte una grande varietà di alimenti e preparazioni ma anche proposte che non sempre, in realtà, sono quelle che vediamo.

Intorno al settore alimentare ruotano interessi economici enormi e spesso si nascondono truffe che con difficoltà si riconoscono. Una delle ultime in circolazione coinvolge il pesce ed in particolare uno di quelli tra i più pregiati. Siamo sicuri di portarlo davvero in tavola? Approfondiamo l’argomento.
Truffe alimentari: è il momento del tonno rosso
Il tonno rosso è uno degli alimenti più pregiati sul mercato alimentare e a volte del pesce viene spacciato come tale quando in realtà è di qualità inferiore o nel peggiore dei casi viene proposto come fresco quando è un prodotto decongelato.
A volte il colore rosso intenso viene scambiato come segno di freschezza del pesce ma non è così. Per ottenere questo effetto, infatti, vengono utilizzati additivi come i nitriti, quelli che di solito si inseriscono nei salumi, ma che sono vietati per l’uso nel pesce.

In alternativa si usa anche il monossido di carbonio che aiuta a ritardare l’ossidazione naturale del pesce che mantiene così, per più tempo, il suo caratteristico colore rosso brillante. In questo modo il prodotto è più appetibile da parte del consumatore anche se il colore più tendente al marrone, tipico del contatto del pesce con l’aria, è più che normale.
Il tonno rosso ed il “sigillo di garanzia”: la novità
Per combattere queste truffe e cercare di scardinare questi meccanismi di contraffazione del tonno rosso, è stato ideato il “sigillo di garanzia”. Una novità pensata dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
Il sigillo sarà usato come un doppio strumento, sia di garanzia di trasparenza per il consumatore e che di promozione e rispetto delle regole per gli operatori del settore che non devono più ricorrere a scorciatoie illegali e altri mezzi.

Così, spiegano dal Ministero, l’autorità marittima avrà l’obbligo di apporre una targhetta su ogni singolo esemplare di tonno rosso all’atto dello sbarco e della convalida del documento elettronico di cattura (eBCD). In quella che viene già chiamata carta d’identità del pesce che individua peso e fasi di commercializzazione, si aggiunge questo nuovo strumento a maggiore garanzia di tracciabilità ed etichettatura.
Sostenibilità economica e ambientale
Novità quelle inserite dal Masaf accolte con soddisfazione da Confcooperative Fedagripesca che descrive il provvedimento come uno strumento in grado di coniugare sostenibilità economica e ambientale. “Rafforzare gli accordi di filiera – ha commentato Paolo Tiozzo, vicepresidente di Confcooperative Fedagripesca – significa incrementare il valore delle produzioni, con un potenziale aumento fino al 30% del reddito per i produttori, oggi ancora l’anello più debole del settore”.