Siamo davvero sicuri che la lavatrice igienizzi al meglio i nostri indumenti? C’è un errore che commettono tutti: ecco qual è
La lavatrice viene spesso considerata l‘elettrodomestico più importante della casa. Insomma quello indispensabile, che non può mancare. Ebbene sì, insieme al frigorifero, la lavatrice sono i must have. Quest’ultima viene utilizzata quasi a cadenza quotidiana, dal momento che non tutti i vestiti hanno bisogno dello stesso tipo di lavaggio. Come sappiamo ci sono gli indumenti intimi e quelli bianchi o molto sporchi che vanno lavati a 60 gradi. Poi ci sono i colorati, i delicati o gli scuri che necessitano di un ciclo a parte, ad una temperatura più bassa e una centrifuga con meno giri.

Insomma, fare il bucato non è di certo una passeggiata, ma una volta capito il meccanismo, può diventare davvero semplice. Tuttavia, non tutti sanno che spesse volte anche con un ciclo di lavaggio alto, quindi 60 gradi e più, non sempre i nostro capi sono da considerare igienizzati. A dirlo sono degli esperti, dopo una serie di studi e ricerche svolte. Ecco cosa hanno scoperto.
La tua lavatrice pulisce davvero a fondo? Forse non quanto pensi
Siamo sicuri che basti un ciclo rapido e un detersivo igienizzante per eliminare tutti i batteri dai nostri vestiti? Un recente studio condotto nel Regno Unito suggerisce di no: pare che metà delle lavatrici analizzate non riesca a raggiungere livelli di igiene sufficienti.

L’indagine si è concentrata in particolare sulle divise del personale sanitario, che più di chiunque altro ha bisogno di una decontaminazione seria a fine turno. Il risultato? Solo il 50% delle lavatrici testate ha davvero eliminato i microrganismi presenti sugli indumenti. E non parliamo solo del ciclo rapido: anche con quello standard, una macchina su tre ha fallito. In molti casi, inoltre, sono stati individuati biofilm all’interno del cestello, ovvero sottili pellicole di batteri capaci di resistere sia ai detersivi sia ai lavaggi a freddo.
Se hai bisogno di un bucato davvero pulito, la soluzione c’è: serve lavare ad alte temperature. A 60 gradi, la maggior parte dei batteri non sopravvive e puoi stare più tranquilla. Ma attenzione a non eccedere con i detersivi: più prodotto non vuol dire più pulito. Anzi, il rischio è quello di irritazioni alla pelle o dermatiti.
La manutenzione fa la differenza
La verità è che una lavatrice trascurata difficilmente potrà garantire risultati soddisfacenti. Pulire il cestello regolarmente (almeno una volta al mese) è fondamentale. Un rimedio semplice ed efficace? Un lavaggio a vuoto con un bicchiere di aceto bianco e mezzo di bicarbonato, impostando un programma ad alta temperatura. Questo non solo igienizza, ma aiuta anche a eliminare i cattivi odori e l’umidità residua.
E non dimenticare il cassetto dei detersivi, soprattutto se usi prodotti in polvere: qui si possono formare muffe a causa dei residui che restano a contatto con l’umidità. Un panno e un po’ di pazienza ogni dieci giorni possono fare la differenza. Infine, occhio alle guarnizioni dell’oblò, che spesso diventano un ricettacolo di batteri nascosti. Basta passarle con un panno in microfibra imbevuto di alcol una volta al mese per tenerle sotto controllo.