Uno tra gli alimenti più consumati al mondo rischia di diventare un serio problema per la salute delle persone: cosa sta accadendo
Da risorsa vitale a potenziale minaccia per la salute. Una “trasformazione” che preoccupa e non poco perché riguarda uno degli alimenti più consumati al mondo, che oltre la metà della popolazione del globo considera come base.

È stata ed è la fonte primaria di miliardi di persone, considerato un alimento semplice e nutriente, eppure oggi potrebbe nascondere un’inquietante verità. È quello che ci dicono alcuni studi sul riso. Vediamo nel dettaglio cosa sta avvenendo e cosa lo rende pericoloso.
Il riso può diventare tossico: qual è l’accusa
Il riso oggi potrebbe diventare fonte di sostentamento da dimenticare. Potremmo parlare di “riso amaro” per via della sua pericolosità. Recenti studi, infatti, hanno lanciato un’allerta alimentare nuova, mai palesata prima e che appare alquanto inquietante.
Secondo uno studio scientifico internazionale, pubblicato su The Lancet Planetary Health, il riso sarebbe ad oggi tossico per via dei cambiamenti climatici. Il motivo? Per l’accumulo di arsenico nelle risaie che espone la popolazione mondiale ad un serio rischio.

Il cambiamento climatico starebbe, dunque, alterando la composizione chimica del cereale, secondo lo studio aumentando le percentuali di arsenico presenti nel riso. Un ennesimo companello d’allarme sulle conseguenze nefaste del cambiamento climatico legate all’alimentazione. Ecco perché sarebbe stato definito tossico lanciando un’allerta a livello globale.
Riso tossico: quali sono le conseguenze
Il riso potrebbe diventare, dunque, una vera e propria minaccia per la salute dell’uomo. L’accumulo eccessivo di arsenico, metallo presente in modo naturale nel suolo e nelle acque, esito dell’aumento delle temperature globali e i livelli in aumento di anidride carbonica nell’atmosfera, potrebbe rivelare effetti tossici se assunto in modo continuativo.
Secondo gli scenari di rischio analizzati nel corso dello studio, il consumo continuativo di riso tossico è associato a conseguenze pericolosissime per la salute. Mangiare un alimento con elevate quantità di arsenico potrebbe portare ad un aumento del rischio di tumori ai polmoni, alla pelle e alla vescica.

Ma non solo. L’arsenico avrebbe anche effetti negativi sulla gravidanza e sul sistema immunitario, oltre che potrebbe incidere su un incremento delle malattie cardiovascolari, del diabete e sullo sviluppo neurologico nei bambini.
Cosa ancora si può fare
Le zone più a rischio secondo lo studio sono la Cina, il Bangladesh, l’India, il Vietnam e le Filippine per via del consumo medio pro capite di riso. Ma non tutto è perduto. Molto si può ancora fare per fermare questa terribile involuzione. In primis, secondo gli studiosi, si deve puntare a migliorare la gestione del suolo delle risaie utilizzando pratiche agricole più green e attente. In questo processo conta molto anche l’attività dell’sanità pubblica che al fianco dei produttori deve impegnarsi per mitigare l’effetto del cambiamento climatico sulle produzioni agricole. Anche i consumatori, però, possono fare la loro parte: informarsi con più attenzione sulla provenienza del riso e variare l’alimentazione.