Il cioccolato costa di più e il motivo è il cambiamento climatico

Il prezzo del cioccolato sta salendo per via del cambiamento climatico: scopriamo insieme i profondi motivi dell’aumento dei costi.

prezzo cioccolato sale
Prezzo del cioccolato in salita: il perché – Inran.it

Basta farsi un giro nei supermercati per accorgersi che il prezzo del cioccolato è aumentato moltissimo. L’aumento del 62% del prezzo del cacao nel 2023 ha sollevato preoccupazioni tra gli amanti del cioccolato. Questo incremento è attribuito alla siccità che ha colpito la Costa d’Avorio, il principale produttore mondiale di cacao.

Cambiamento climatico e cioccolato: cosa sta succedendo?

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Albero di cacao – Inran.it

Il cambiamento climatico sta giocando un ruolo determinante sui prezzi del cioccolato, con la Costa d’Avorio che sta affrontando periodi alternati di siccità e forti alluvioni. Questa situazione sta influenzando l’approvvigionamento globale di cacao, che proviene principalmente da questo Paese africano, che è poco più grande dell’Italia.

Nel corso del 2023, il prezzo delle fave di cacao ha registrato un aumento del 62%, rendendolo, dopo l’olio extravergine di oliva, il prodotto agricolo con la maggiore crescita quest’anno, secondo gli analisti. Questo aumento dei costi colpisce direttamente le aziende produttrici di cioccolato.

La produzione mondiale di cacao, che ammonta a 5 milioni di tonnellate l’anno, vede la Costa d’Avorio come principale fornitore con 2,3 milioni di tonnellate ogni anno. Questa situazione pone gli ivoriani in una posizione chiave nel determinare il prezzo globale del cacao. La situazione in Costa d’Avorio è complessa, le piantagioni stanno invecchiando, man, la mancano i fertilizzanti per via della guerra in Ucraina e le condizioni climatiche non sono tra le più favorevoli. Inoltre, la nuova normativa dell’Unione Europea sulla difesa delle foreste complicherà ulteriormente gli approvvigionamenti, vietando l’importazione in Europa di materie prime provenienti da terre deforestate dopo il 2020.

Per affrontare la riduzione della produzione in Africa, molte aziende stanno cercando alternative in Sudamerica. Ci sono già piantagioni in Venezuela ed Ecuador, quest’ultimo Paese già terzo produttore mondiale di cacao, che però può garantire solo 470mila tonnellate all’anno. Affrontare questa sfida richiederà investimenti nella ricerca di luoghi idonei per la coltivazione del cacao e per la selezione delle diverse varietà più adatte al clima e al terreno, allo stesso tempo si dovranno anche adottare delle misure per contrastare il surriscaldamento delle piantagioni. Nel frattempo, gli amanti del cioccolato devono arrendersi all’evidenza: il cacao costa di più e per averlo devono mettere mano al portafogli.

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