Cena a base di frutta: un bene o un solo un mito che può farvi male?

Cena a base di frutta, sono più i benefici o le controindicazioni? La nutrizionista spiega vantaggi e svantaggi di questa scelta alimentare

Mi è capitato spesso di essere di ritorno da un pranzo importante, durante il quale mi ero lasciata parecchio andare a tavola, e di essermi detta tra me e me: “Sai che c’è? Per cena mangio una macedonia di frutta e basta“.

macedonia
Frutta a cena: benefici o svantaggi? (Inran.it)

Scommetto che il pensiero che ho avuto sia balenato spesso anche a te, specie al termine di quei pranzi lunghissimi che sembrano non finire mai e che, anche a distanza di ore, ti lasciano con la sensazione di avere un vero e proprio mattone sullo stomaco.

Ciò su cui vorremo indagare oggi è il reale beneficio che questa scelta comporta. O meglio, se esista o meno un reale beneficio nello scegliere di cenare con la sola frutta. Per comprenderlo ci baseremo sulle risposte date da una biologa nutrizionista, che contribuiscono a fare il punto della situazione.

Mangiare solo frutta a cena, sono più i benefici o gli svantaggi? Risponde la nutrizionista

È Tiziana Stallone, biologa nutrizionista, a fare il punto della situazione per quel che concerne il consumo di frutta a cena. L’esperta, innanzitutto, risponde con un termine che ci dà subito un’idea chiara di quanto l’argomento sia vasto e complesso: “Mangiare solo frutta è un vantaggio o uno svantaggio? Dipende“.

frutta
Vantaggi e svantaggi del consumare frutta a cena (Inran.it)

La parola ‘dipende’ ci fa immediatamente comprendere come il consumo di frutta sia da ricollegare a una folta lista di altri fattori, che la biologa non tarda a elencare: fabbisogno calorico della persona e distribuzione dei macronutrienti lungo l’arco della giornata. Per farla breve: se, durante quella specifica giornata, la persona interessata si è premurata di raggiungere la quota di carboidrati, grassi e proteine di cui necessita, mangiare solamente frutta a cena può essere un’opzione più che corretta.

Il vero problema, come puntualizzato dalla biologa, concerne però l’apporto di proteine nobili (questione che, peraltro, avevamo scandagliato anche all’interno di questo articolo). “Se l’apporto di proteine non è sufficiente, mangiare solo frutta a cena può comportare la perdita di massa muscolare“, spiega.

L’altra questione, come specificato in seguito, concerne la possibilità che un consumo eccessivo di frutta produca picchi glicemici. “Nei diabetici, negli insulino-resistenti e in chi soffre di sindrome metabolica – prosegue -, la quantità di frutta (che, in quanto tale, contiene zuccheri semplici, ndr) va calibrata“.

Come linee guida, la nutrizionista suggerisce un consumo di due frutti di medie dimensioni al giorno, che, se non mangiati durante l’arco della giornata, possono sicuramente rappresentare un’opzione per la cena, previo rispetto di tutte le variabili sopraelencate. Se poi la frutta è accompagnata da proteine (yogurt greco, ad esempio) e carboidrati complessi (fiocchi di avena o granola), il pasto risulterebbe ancora più bilanciato.

Gestione cookie