Spesso può sembrare un sintomo banale, eppure svegliarsi in modo confuso o poco concentrato può essere un segnale d’allarme
Spesse volte essere poco concentrati e sbadati, fa parte della propria personalità, è una vera e propria caratteristica. Tuttavia, non è sempre così. Perché se ci si sveglia in stato confusionale, stanchi e deconcentrati, non è così normale, né tantomeno un caso isolato. Spesse volte questo stato si va ad associare ad uno stato di stanchezza, tipo se la sera prima si è andati a dormire tardi o se ci sono state notti insonni.

Tuttavia, il nostro corpo comunica con noi proprio grazie ai segnali e sintomi, che dovremmo essere bravi a interpretare. Svegliarsi in uno stato mentale strano, di confusione e deconcentrazione è un avvisaglia che necessita di approfondimento. Perché mettere a rischio il nostro corpo e la nostra salute? Se ci svegliamo così cosa ci sta comunicando il nostro corpo?
Quando la testa si riempie di nebbia: cosa ci sta davvero dicendo il nostro corpo
Ci sono giorni in cui ci sentiamo come spente. La mente fatica a stare dietro alle cose, i pensieri sembrano confusi e concentrarsi diventa una missione impossibile. Non è solo stanchezza, e non è nemmeno “pigrizia mentale” come qualcuno, magari con leggerezza, potrebbe pensare. Spesso è il nostro corpo che prova a dirci qualcosa, e sta a noi fermarci ad ascoltarlo.

Tra impegni, scadenze, lavoro, figli, responsabilità, è facile arrivare al limite. Ma questo tipo di “annebbiamento mentale” non è solo figlio dello stress. Per molte donne, arriva in un momento preciso: la menopausa. Eh sì, quel periodo di passaggio che spesso si vive in silenzio o si preferisce minimizzare, in realtà ha un impatto profondo, anche sulla mente. Non si tratta solo di vampate o sbalzi d’umore: i cambiamenti ormonali possono davvero scombussolare il nostro equilibrio, a partire proprio dalla capacità di concentrazione.
Chi sta vivendo o ha vissuto la menopausa sa bene di cosa parliamo: dimenticanze improvvise, difficoltà a organizzare i pensieri, cali di motivazione. A volte ci si sente quasi “fuori fase”, come se qualcosa dentro non funzionasse più come prima. Ed è normale sentirsi spaventate, o semplicemente confuse.
Studi recenti confermano che questi sintomi non sono affatto da prendere alla leggera. In alcuni casi, se non si interviene per tempo, possono comparire segnali legati a un invecchiamento cognitivo precoce. Un’indagine su quasi 900 donne ha mostrato un dato interessante: il 75% ha riportato di aver vissuto almeno uno dei sintomi classici della perimenopausa, ma molte hanno parlato anche di difficoltà mentali ed emotive. Problemi di memoria, difficoltà nel linguaggio, sbalzi d’umore e una sensazione costante di confusione. Come se la testa non fosse più al suo posto.
In alcuni casi, la terapia ormonale può aiutare a ridurre i sintomi più pesanti, anche se non risolve tutto. Ma, più di ogni altra cosa, serve prendersi sul serio. Ascoltarsi. Non ignorare quei campanelli d’allarme.