Quando i genitori diventano anziani, possono diventare testardi e non ascoltare, anche quando vuoi solo il loro bene: vediamo cosa fare.
Arriva un momento in cui i ruoli sembrano invertirsi. Sei tu a preoccuparti per i tuoi genitori, a ricordare loro di prendere le medicine, a dirgli di non salire sulla scala da soli o di non guidare più.
Ma spesso ti rispondono con un secco “sto bene così” o “non sono mica rimbambito”. Non è facile vedere chi ti ha cresciuto comportarsi in modo poco prudente, e ancora meno riuscire a fargli cambiare idea.
Come parlare in modo costruttivo con genitori anziani che non ascoltano nessuno
Se ti trovi davanti ad un muro, è normale sentirsi frustrati. Quando cerchi di fare qualcosa per proteggere chi ami, ma trovi davanti un muro, può farti sentire impotente.
Ma bisogna ricordare una cosa importante: se tuo padre o tua madre sono ancora lucidi e cognitivamente autonomi, hanno il diritto di decidere per sé stessi, anche se tu non sei d’accordo.
Lo dice anche chi lavora ogni giorno con le famiglie: non puoi obbligare un anziano a fare quello che vuoi tu solo perché pensi sia il meglio.
Usare la diplomazia per convincere i genitori anziani
Quindi bisogna restare calmi e imparare a mediare. Cercare un dialogo che non sia impositivo, ma rispettoso. Se un genitore si mostra nervoso, agitato o eccessivamente preoccupato per qualcosa, prova a cambiare argomento.
A volte basta una domanda semplice, su un ricordo bello o su un fatto di cronaca leggero, per far scendere la tensione. Questo piccolo trucco può aiutare a riportare la calma senza forzare il confronto.
Un altro approccio efficace è fare leva sull’autostima e sull’orgoglio. Invece di dire: “Non sei più capace di fare questo”, prova con: “Hai sempre saputo trovare la soluzione giusta, secondo te come potremmo fare?”. Così, invece di fargli sentire che stanno perdendo il controllo, li coinvolgi, gli dai ancora un ruolo attivo e questo li fa sentire rispettati. Nessuno ama sentirsi messo da parte.
A volte può aiutare anche immaginare come vorremmo essere trattati noi, un giorno, nella stessa situazione. È un esercizio utile per dosare le parole e per capire che alcune reazioni non sono cattiveria o ostinazione, ma semplicemente un diverso modo di percepire il mondo. Con l’età possono insorgere piccole difficoltà cognitive che alterano la valutazione dei rischi. Questo può rendere le persone più sospettose, più vulnerabili, a volte persino più diffidenti.
La pazienza non deve mai mancare
In fondo, quello che serve più di tutto è una buona dose di pazienza. Non è semplice, certo, ma sapere che stai facendo del tuo meglio, con rispetto e affetto, può fare una grande differenza. Non sempre riuscirai a convincerli, ma il modo in cui ti poni può cambiare radicalmente il tipo di relazione e instaurare un po’ più fiducia che, nel tempo, potrà crescere insieme al vostro nuovo rapporto.
