Questo disturbo spiega molti dei tuoi giramenti di testa: puoi tenerlo sotto controllo così

Se i tuoi giramenti sono continui, potrebbe non trattarsi semplicemente del caldo, ma qualcosa di più serio: ecco di cosa si tratta

Il caldo è arrivato più imponente che mai. E anche se il solstizio non è ancora arrivato ufficialmente, l’estate è arrivata. Le temperature già sono ingestibili, e siamo solo a giugno. Ovviamente bisogna essere preparati per affrontare i giorni caldi e afosi, e bisogna partire dalla propria alimentazione. Bisogna puntare ad un piano ricco di frutta e verdura per contrastare il caldo. Spesso ci si sente in una condizione di spossatezza e mancanza di energie, e potremmo prevenirla così. Spesse volte, però, i giramenti di testa, potrebbero derivare da un disturbo più serio.

giramenti di testa
Giramenti di testa? Potrebbe essere qualcosa di più serio-inran.it

Stiamo parlando del disturbo all’orecchio interno che causa vertigini, e la patologia è la labirintite. Questo causa, oltre a giramenti di testa, anche disorientamento. Questa condizione può colpire chiunque, anche coloro che sono in buona condizione, rendendo difficile anche svolgere le semplici attività quotidiane. È molto importante identificare i segnali: scopriamo quali sono!

Quando anche stare in piedi diventa difficile: vivere con la labirintite

C’è chi la definisce una vertigine passeggera, chi pensa sia solo un giramento di testa… ma chi ha avuto davvero a che fare con la labirintite, sa bene quanto possa essere debilitante. Non parliamo di un semplice malessere momentaneo: questa condizione può stravolgere la vita quotidiana, anche nei gesti più banali.

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Giramenti di testa: potrebbe trattarsi di labirintite. Ecco le cause-inran.it

Il mondo sembra muoversi anche da fermo. Ti alzi dal letto e hai la sensazione che il pavimento ondeggi sotto i piedi. Spesso la labirintite arriva all’improvviso, con attacchi acuti che mettono KO: vertigini fortissime, senso di smarrimento, nausea. Altre volte, invece, si presenta in modo più subdolo e resta lì, giorno dopo giorno, come una presenza fastidiosa che toglie sicurezza nei movimenti e ti costringe a rallentare.

Chi ne soffre fatica a lavorare, a guidare, o persino a camminare da solo. E non è raro che, per paura di cadere o di stare male, finisca per isolarsi. Il disagio fisico, così, si somma alla solitudine. E quello che sembrava solo un problema dell’equilibrio diventa un macigno sulla qualità della vita.

I segnali che il corpo manda: come riconoscerla in tempo

Spesso i primi sintomi arrivano senza preavviso. Un segnale da non sottovalutare è il nistagmo, un movimento involontario degli occhi che dà la sensazione che tutto attorno ruoti. È come se il cervello non riuscisse più a decifrare correttamente le informazioni che riceve dal corpo.

A questo si aggiungono vertigini anche da fermi, nausea, vomito. Spesso si avverte un senso di ansia, confusione o addirittura una sensazione di panico, perché è come se il corpo non rispondesse più ai comandi. Ma quanto dura? La fase più acuta della labirintite può durare un paio di giorni, ma il recupero vero e proprio è spesso molto più lento. Ci sono persone che continuano ad avere problemi per settimane, a volte anche per mesi. I sintomi possono attenuarsi, ma restano lì, sotto traccia, pronti a riaffacciarsi ogni volta che ci si muove troppo in fretta.

Le cause possono essere diverse. Alcune forme sono scatenate da infezioni virali, ma ci sono anche casi legati a problemi circolatori dell’orecchio interno, alla malattia di Menière, oppure a una dislocazione dei cosiddetti otoliti, piccoli cristalli presenti nell’orecchio che regolano la percezione dei movimenti. In certi casi, perfino la tensione muscolare del collo o problemi alla mandibola possono peggiorare la situazione.

Cosa si può fare davvero per stare meglio?

Il trattamento cambia a seconda della causa. Se alla base c’è un’infezione, si usano spesso farmaci come il cortisone, insieme a medicinali per contenere la nausea e le vertigini. Nelle prime fasi è bene riposare, limitare i movimenti e prendersi del tempo per lasciar calmare il sistema nervoso.

Ma attenzione: non bisogna rimanere fermi troppo a lungo. Appena possibile, è importante riprendere gradualmente l’attività fisica. Il cervello, infatti, ha bisogno di “reimparare” a gestire l’equilibrio, e il movimento, se ben dosato, può aiutare tantissimo. In alcuni casi, soprattutto se la causa è lo spostamento degli otoliti, ci sono delle manovre terapeutiche specifiche che possono risolvere il problema in modo rapido ed efficace.

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