Si arriva a un certo punto del proprio percorso di vita in cui ci si accorge che si sta invecchiando: questa è l’età in cui l’invecchiamento accelera.
Invecchiare non piace a nessuno. Inutile fare discorsi ipocriti, inutile cercare di trovare aspetti positivi nella vecchiaia, associando questa condizione a una maggiore esperienza e a una diversa maturità. No, invecchiare è una fregatura: la bellezza che svanisce, gli acciacchi fisici, le patologie. Purtroppo, però, il processo di invecchiamento è inarrestabile, fa parte della natura e del ciclo della vita.

Nonostante la medicina e la tecnologia abbiano fatto progressi sorprendenti, allungando notevolmente la vita media, l’invecchiamento insorge, magari con qualche anno di ritardo rispetto a qualche decennio fa, ma prima o poi arriva per tutti e combacia in generale con un’età. È a quel punto, nel proprio percorso di vita, che ci si accorge di essersi lasciati alle spalle la giovinezza.
Processo di invecchiamento, qual è l’età in cui la giovinezza viene superata
L’invecchiamento è un processo costante, inizia sin dal primo giorno in cui si viene alla luce, anzi, inizia addirittura mentre si è nel grembo materno, e poi avanza a fasi. Il corpo muta, esternamente e internamente, tessuti, organi, cellule invecchiano costantemente, anche se, attraverso un sano stile di vita, una sana alimentazione, un buonumore e attività fisica, possiamo rallentare il degrado generale.
Rallentare, ma non arrestare, e allora diversi studi hanno analizzato questo declino biologico, incrociando migliaia di dati. Il risultato dello studio è stato pubblicato sulla rivista Cell, qualche giorno fa. Il tema portante della ricerca è quando si percepisce l’inizio dell’invecchiamento. C’è una fascia di età in particolare in cui i tessuti invecchiano di colpo.

L’analisi temporale ha rivelato quando avviene l’invecchiamento repentino del nostro organismo: attorno ai 50 anni, i vasi sanguigni e i tessuti subiscono un duro colpo, essendo maggiormente suscettibili all’invecchiamento. I 50 anni, dunque, rappresentano una soglia critica, come sottolineato dai ricercatori del Leibniz Institute on Aging e del Fritz Lipmann Institute di Jena, in Germania.
Il degrado biologico, quando si subisce il vero duro colpo: a 45 anni inizia la discesa
Il processo di invecchiamento non è uniforme, quindi non tutti invecchiano allo stesso modo e nello stesso tempo. Non tutti sanno, inoltre, che l’invecchiamento non procede in maniera liscia e stabile, ma va a ondate. Ci sono momenti nella vita in cui l’invecchiamento rallenta, altri in cui l’invecchiamento accelera improvvisamente. Da cosa dipende? Il segreto per rallentare l’invecchiamento della pelle.
I fattori determinanti sono diversi, dalla genetica allo stile di vita, tuttavia, analizzando i campioni di tessuto i persone di varie età e decedute a seguito di incidenti, i ricercatori hanno osservato un aumento progressivo di 48 proteine associate a malattie legate all’età. Dopo i 30 anni emergono i primi segni di invecchiamento, specie nella ghiandola surrenale, per poi arrivare ai 45 anni dove arriva il primo vero colpo.

Dai 45 anni il percorso si fa più critico, il corpo si trasforma e si notano tanti cambiamenti. È da questa età che si percepisce il declino biologico. I cambiamenti principali avvengono nell’aorta, l’arteria che trasporta il sangue al cuore e al resto del corpo. Ci sono tessuti e organi che invecchiano prima di altri. I punti di svolta sono due, dai 45 anni e poi dai 60 anni. In queste due fasi avvengono i principali cambiamenti.