C’è un ritiro alimentare urgente di un prodotto che acquistiamo molto spesso, quindi, ecco tutte le informazioni e i controlli da fare.
Nuovo richiamo alimentare che riguarda un prodotto che abbiamo tutti in casa e che compriamo regolarmente al supermercato. Il Ministero della Salute ha emanato il comunicato poco tempo fa con la raccomandazione di controllare la propria spesa e verificare che questo prodotto sia o non sia nelle nostre dispense.

Andiamo con ordine. Innanzitutto, ci teniamo a ricordare che è molto importante tenere sotto controllo il sito del Ministero della Salute perché, purtroppo, accade spesso che qualcosa nella catena di produzione alimentare possa andare storto. Per ogni richiamo alimentare ci sono delle cause ben specifiche e delle istruzioni da compiere. Ecco di che cosa si tratta questa volta.
Ritiro alimentare: il prodotto coinvolto
Il Ministero della Salute ha emanato un comunicato con un ritiro in via precauzionale per la salute dei consumatori. Il prodotto nello specifico è il pesto del marchio Delizie del Sole. Il produttore è Pastificio Novella SPA con sede in Italia.
I lotti interessati dal richiamo sono i seguenti:
- Lotto L20240701 – scadenza 01/07/2026
- Lotto L20240705 – scadenza 05/07/2026
- Lotto L20240710 – scadenza 10/07/2026
Il richiamo è stato fatto il data 21 agosto 2025. È molto importante che i consumatori controllino la propria dispensa e se hanno acquistato questo prodotto oppure no.

I consumatori che hanno comprato questo prodotto non devono assolutamente consumarlo, ma riportarlo al punto vendita per il rimborso. Vediamo ora qui di seguito qual è il motivo del richiamo e i possibili rischi per la nostra salute.
I motivi del richiamo
Nella scheda ufficiale si legge che il motivo del richiamo è la presenza di aflatossine superiore ai limiti di legge. Le aflatossine sono micotossine, cioè tossine naturali prodotte da alcune muffe del genere Aspergillus, in particolare Aspergillus flavus e Aspergillus parasiticus. Queste muffe crescono facilmente su alimenti conservati in condizioni calde e umide, e possono contaminare:
- cereali (come mais, grano, riso)
- frutta secca (soprattutto arachidi, pistacchi, mandorle, noci)
- spezie
- semi oleosi
- latte e derivati (in caso di contaminazione indiretta, attraverso il mangime degli animali)

Queste sostanze sono tossiche per l’uomo e gli animali e, tra tutte, la più pericolosa è l’aflatossina B1, che è cancerogena (classificata come classe 1 dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro – IARC). Per questo, l’Unione Europea ha fissato dei limiti molto rigidi per la presenza di aflatossine negli alimenti, soprattutto nei prodotti destinati all’infanzia. I limiti variano a seconda del tipo di aflatossina e del tipo di alimento. Ma si parla comunque di pochissimo microgrammi per kg di prodotto.