Anche la carta da parati va pulita e si deve fare bene con giusti prodotti, modalità e tempistiche per non rovinarla; ecco come fare.
La carta da parati è un elemento decorativo che ha saputo reinventarsi nel tempo, diventando oggi una delle soluzioni più apprezzate per rendere gli ambienti domestici accoglienti e originali. Nonostante questo successo, spesso si pensa che una volta applicata, la carta da parati non richieda cure particolari, come se fosse destinata a rimanere sempre intatta. In realtà, esattamente come il resto della casa, anche questo rivestimento ha bisogno di attenzioni per conservare la sua bellezza nel tempo.

Polvere, fumo, vapori della cucina e persino la semplice umidità possono compromettere l’aspetto della carta da parati. Con il passare dei mesi, ciò che inizialmente appariva luminoso e fresco può diventare opaco o segnato da aloni. Molti rinunciano a pulirla per paura di rovinarla, convinti che basti una passata con un panno troppo energica per staccare o scolorire il rivestimento. Fortunatamente non è così e con i giusti accorgimenti è possibile mantenerla impeccabile senza rischi, allungandone la durata e assicurandosi ambienti sempre curati.
Come lavare la carta da parati senza rovinarla
La prima cosa da fare è identificare il materiale della propria carta da parati. I modelli moderni in vinile o in tessuto non tessuto (TNT) sono lavabili e resistenti, mentre le versioni più datate o delicate richiedono maggior cautela. Per rimuovere la polvere accumulata è sufficiente passare un panno morbido o un piumino dall’alto verso il basso, evitando movimenti bruschi.
Nel caso di macchie leggere, come impronte o piccoli schizzi, si può ricorrere a una soluzione di acqua tiepida con un detergente neutro. La spugna deve essere ben strizzata per non impregnare la superficie e il gesto deve rimanere delicato, senza strofinare con forza. Dopo la pulizia, è indispensabile asciugare immediatamente con un panno pulito e asciutto, così da impedire all’umidità di infiltrarsi e danneggiare la colla sottostante.

Se la carta presenta macchie più ostinate, ad esempio di grasso, si può tentare con un po’ di bicarbonato sciolto in acqua, sempre applicato con estrema delicatezza e in una zona ridotta per testare la resistenza del materiale. In ogni caso, è meglio evitare soluzioni drastiche: la carta da parati non va mai trattata come una normale parete pitturata.
Prodotti consigliati e consigli pratici
La scelta dei prodotti è fondamentale. Sono da escludere detergenti aggressivi, solventi, alcol e spugne abrasive, perché rischiano di graffiare la superficie o alterare i colori. Meglio orientarsi verso panni in microfibra, che raccolgono la polvere senza lasciare aloni, o verso detergenti delicati pensati per superfici lavabili.
Un suggerimento utile è stabilire una routine di manutenzione. Quindi, spolverare ogni due settimane nelle zone meno soggette a sporco e una volta alla settimana in ambienti come la cucina o il corridoio. Per i lavaggi più accurati, una volta al mese è più che sufficiente.

Inoltre, è bene prestare attenzione alle condizioni ambientali. Un’eccessiva esposizione all’umidità o alla luce diretta del sole può compromettere nel tempo l’adesione e i colori. Per questo motivo, arieggiare bene le stanze e limitare l’accumulo di vapori è un’abitudine preziosa.
Seguendo questi semplici accorgimenti, la carta da parati potrà mantenere a lungo il suo fascino originale, regalando alla casa un aspetto ordinato, fresco e sempre accogliente.