Ultimamente viene consigliato di impostare la “modalità inverno” nelle finestre, ma quanto c’è di vero? Funziona o fa solo peggio?
Si avvicina di nuovo l’inverno e oltre alla preoccupazione dei rincari in bolletta (già annunciati per il 1 gennaio 2026) anche molti luoghi comuni per poter risparmiare su queste. Una spesa che grava sì sulle nostre finanze familiari, ma che per poterla diminuire non bisogna dar retta a tutto così rischiando di peggiorare la nostra situazione.

Dopo aver controllato se la causa delle bollette elevate non sia un vicino furbacchione che vi sta rubando la corrente, aver spento tutti gli elettrodomestici quando non in uso che gravano comunque sulla spesa a fine mese ed essersi assicurati di aver ben pulito questa zona della cucina (che non ci crederete mai ma inficia particolarmente sui costi mensili), cerchiamo di capire se il suggerimento che sta spopolando ultimamente, riproposto dagli anni passati, sia effettivamente utile o no.
Finestre, esiste davvero la “modalità inverno”?
Ogni anno con l’avvicinarsi dei mesi estivi torna di moda online una vecchia credenza ingegnosa, ma probabilmente ingannevole. Secondo la teoria che viene proposta le finestre moderne nasconderebbero una “modalità inverno”. Questa si può attivare attraverso un componente metallico che trovate ai lati dell’anta. Ma a cosa serve? Servirebbe, da quanto viene riportato, ad aumentare l’isolamento termico della casa.

Una soluzione che così come spiegata e dagli effetti annunciati potrebbe essere definita rivoluzionaria. Con un piccolo gesto si potrà tenere fuori dall’immobile il freddo e risparmiare così sui riscaldamenti. Ma fate attenzione, potreste rischiare solamente di ritrovarvi con una finestra rotta, perchè è tutta una bufala.
Non esiste infatti nessuna modalità stagionale nelle finestre, e quel piccolo movimento che viene effettuato raccontato in articoli o che possiamo vedere in video virali, invece di aiutarci comprometterà in modo serio la tenuta e la durata del serramento.
Quindi a cosa serve il nottolino di regolazione?
Il protagonista di questo trucchetto è il nottolino di regolazione, un piccolissimo componente metallico che si trova al bordo dell’anta delle nostre finestre. La sua forma (che può ricordare spesso un fungo), lo rende riconoscibile ma ha anche alimentato l’illusione che avesse un ruolo diverso e che basti quindi ruotarlo per cambiare modalità alle finestre (passare da quella estiva a quella invernale).
Nello specifico però, nella realtà, la sua funzione è diversa. Serve infatti a regolare la pressione di chiusura tra l’anta e il telaio, assicurando che la finestra si chiuda in modo stabile, non avendo così spifferi o attriti. La sua regolazione viene impostata in fabbrica, durante la produzione o l’installazione, viene dunque calibrata in modo corretto per garantire l’equilibrio perfetto tra durata nel tempo e tenuta.

Quindi quando una persona non esperta interviene manualmente su questa regolazione, rompe l’equilibrio studiato da chi le ha prodotte. Cosa si rischia? Si può alterare la chiusura, generando così pressioni eccessive sulle guarnizioni o spazi minimi che favorirebbero poi la dispersione del calore. Perciò il risultato sarebbe esattamente l’opposto di quanto promesso. Invece di tenere più calore in casa, questo verrebbe disperso.
Ma perchè allora tutti credono a questo trucchetto?
Davanti a un vetro appannato, o una corrente d’aria o una maniglia rigida è facile pensare che si può essere portati a credere che basti un piccolo intervento per risolvere il problema. In realtà però, toccare i nottolini potrà danneggiare in modo permanente la finestra.
Se si aumenta la pressione, le guarnizioni vengono schiacciate oltre alla capacità che possono sopportare portando a una deformazione, perdita di elasticità e non aderendo più correttamente. E quando accade la finestra non solo non isolerà più dal freddo ma lascerà entrare umidità, polvere e rumore.





