Tra le erbe aromatiche che usiamo in cucina, la salvia è sicuramente una protagonista: ma sarà indicata anche per le donne in dolce attesa?
Durante la gravidanza ogni scelta è importante, ogni nostra azione si ripercuote sul bambino che portiamo in grembo.

Quando si aspetta un bambino, l’alimentazione diventa uno dei primi pensieri. Ogni cosa che la futura mamma mangia deve essere buona e sicura anche per il piccolo che cresce dentro di lei.
Tra i vari dubbi che possono venire a tavola, ci sono spesso le erbe aromatiche: alcune si possono usare senza, altre invece richiedono attenzione. Ma la salvia? Si può usare o è meglio evitarla?
Salvia: i consigli sul consumo in gravidanza
La salvia contiene tannini, carotenoidi, vitamine A, B e C, e soprattutto oli essenziali molto potenti come tujone, canfora, cineolo e borneolo.
Ha proprietà antiossidanti, antibatteriche e antinfiammatorie, e può aiutare a mantenere stabili glicemia e colesterolo. Anche una semplice tisana può fare la differenza: bere un infuso di salvia dopo i pasti aiuta chi soffre di acidità o digestione lenta a sentirsi subito meglio.

Inoltre, è molto utilizzata fare gargarismi o risciacqui in caso di gengiviti, afte, mughetto e mal di gola. In questi casi, la salvia non viene ingerita e quindi non entra in circolo nell’organismo: per questo si può considerare sicura anche in gravidanza se usata solo per risciacqui locali.
Perché la salvia è sconsigliata in gravidanza
Il problema nasce quando la salvia viene assunta sotto forma di tisane o integratori. In questa pianta ci sono oli essenziali, come il tujone, che se assunti in dosi elevate possono risultare dannosi per il bambino. Alcuni studi hanno osservato che un consumo regolare o prolungato potrebbe persino favorire le contrazioni dell’utero, aumentando il rischio di aborto spontaneo.

Questo non significa che basti un sorso di tisana per causare problemi, ma vista la delicatezza del periodo è preferibile evitare qualsiasi sostanza che possa rappresentare un rischio, anche se minimo. Per questo ginecologi e ostetriche consigliano di evitare la salvia durante tutta la gravidanza.
Quando la si può consumare la salvia senza rischi in gravidanza?
Come già accennato, un uso esterno – ad esempio per fare dei gargarismi – è considerato sicuro. Se soffri di gengive infiammate o afte in bocca, puoi preparare un infuso con qualche foglia di salvia e usarlo come collutorio naturale. L’importante è non ingerirlo.
Le altre erbe da usare o evitare in gravidanza
Alcune erbe sono considerate relativamente sicure, come:
- zenzero (ottimo contro la nausea)
- camomilla
- melissa
- menta
- ortica
- calendula
- semi di lino
Altre, invece, vanno evitate per l’intero periodo gestazionale:
- aloe vera
- assenzio
- achillea
- dente di leone
- radice di garofano
- ginseng
- ginepro
- santoreggia
Anche se si tratta di rimedi naturali, non tutte le piante sono innocue durante la gravidanza. Alcune possono interferire con i farmaci o avere effetti collaterali. Per questo è sempre meglio parlarne con il proprio medico prima di assumere tisane, integratori o erbe officinali. Quando si tratta di benessere in gravidanza, la prudenza non è mai troppa.





