Un dettaglio burocratico, per molti banale, sta mettendo a rischio il futuro di molti pensionati. Una dimenticanza e non ricevi più 1€.
L’argomento pensioni è delicato a prescindere. Tra riduzioni, età pensionabile che per molti è improponibile, aumenti che sembrano irrisori e novità sempre più frequenti che però non sembrano giovare agli anziani italiani.

C’è una data che andrebbe segnata sul calendario, una scadenza della quale quasi nessuno si ricorda ma dimenticarla significa perdere l’importo che si riceve a fine mese. Non se ne parla spesso, ma chi la ignora rischia di vedere la propria pensione sospesa all’improvviso.
Invia subito questo modello o perdi la pensione
L’avviso è arrivato tramite INPS, un promemoria che è un vero e proprio obbligo se non si vuole perdere la pensione. Partiamo con il dire che la data da segnare è quella del 30 novembre 2025, giorno entro il quale ogni beneficiario dovrà trasmettere il modello RED o vedrà l’interruzione immediata dell’assegno mensile.

Può sembrare una semplice formalità, in realtà il documento rappresenta il modello che determina la continuità dei pagamenti previdenziali. Non è una novità, ma quest’anno l’INPS ha reso i controlli più rigorosi e rendendo la procedura digitale. E come abbiamo già detto, il rischio è chiaro: niente modello, niente pensione.
Modello RED: cos’è e a cosa serve
Il modello RED serve a comunicare i redditi effettivi del pensionato e se presente, del coniuge convivente. E’ un controllo indispensabile per la verifica che riguarda l’importo della pensione, per capire insomma se va confermato, ridotto o in casi particolari sospeso del tutto.
Ma chi deve inviarlo? Chi riceve integrazioni al minimo, maggiorazioni sociali, quattordicesima mensilità, assegni familiari o trattamenti di invalidità rientra tra i soggetti tenuti all’invio. Deve procedere all’invio anche chi non presenta regolare dichiarazione dei redditi.

L’INPS per garantire equità e più correttezza possibile, come accennato, ha intensificato i controlli. Ogni variazione non segnalata può portare a pagamenti non dovuti o blocchi nell’erogazione. E proprio per questo la scadenza di novembre è di vitale importanza.
Negli ultimi mesi, l’INPS ha aggiornato la propria piattaforma digitale, rendendo l’invio più semplice e accessibile anche ai meno esperti. Il sistema è completamente telematico: il modello può essere trasmesso attraverso il portale ufficiale o con l’assistenza di CAF e patronati. L’obiettivo è ridurre errori e velocizzare i controlli, ma la responsabilità resta nelle mani del pensionato.
Se non consegno il modello RED cosa accade?
Chi non rispetta la scadenza vedrà la pensione sospesa fino a che la propria posizione non verrà regolarizzata. Questo significa per molte famiglie affrontare settimane ma anche mesi senza ricevere l’assegno.
La digitalizzazione dei procedimenti ha portato trasparenza e velocità ma anche una maggiore attenzione alle scadenze. Il modello RED è diventato uno strumento di controllo ma anche di tutela, perché consente all’INPS di garantire l’esattezza dei pagamenti e di evitare tagli o sospensioni errate.





