Superbonus 110% da Legge di Bilancio avrà una proroga ma che non sarà per tutti: vediamo chi potrà beneficiarne.
Il carovita pesa sul portafogli degli italiani ogni giorno, dalla spesa alle bollette è un circolo vizioso dal quale non si riesce a uscirne. I conti non tornano mai e arrivare a fine mese è sempre più complicato.

In nostro aiuto però i bonus, alcuni dei quali sono molto interessanti come il bonus che arriverà a Natale, o quello da 500 euro, quello bollette che nel 2026 supererà i 1.000 euro. Non solo, importa anche l’età infatti se hai superato questi anni ci sono molte agevolazioni. Ma tra i bonus più richiesti e che hanno fatto più scalpore, indubbiamente il superbonus 110%. Nel 2026 arriveranno importanti novità.
Superbonus, cosa cambierà nel 2026
Il Superbonus al 110% non è scomparso del tutto e nel 2026 torna con novità. Non se n’è parlato molto, forse perché la norma è arrivata senza clamore, inserita in due commi dell’articolo 112, quello dedicato alle “esigenze connesse alla ricostruzione”. Dopo anni di interventi, proroghe e modifiche, il Superbonus 110% resta attivo per i Comuni colpiti dai sismi che hanno devastato Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo.
Questa proroga non è una concessione generica, è rivolta solo a chi possiede immobili danneggiati dagli eventi sismici che colpirono il Centro Italia nel 2016 e nel 2017. Le date restano impresse nella memoria: 24 agosto, 26 e 30 ottobre 2016, 18 gennaio 2017. Scosse che ancora oggi lasciano segni profondi.

Con la nuova manovra, il beneficio del Superbonus potrà essere utilizzato anche nel 2026, ma solo sotto forma di detrazione decennale. Ciò significa che il credito non sarà immediato come in passato, ma spalmato in dieci anni per non pesare sui conti pubblici. Una misura più contenuta ma che permette di continuare a ricostruire senza dover rinunciare al sostegno dello Stato.
Un requisito fondamentale resta quello della tempestività delle istanze. Il beneficio è infatti garantito per chi ha presentato le domande o le dichiarazioni necessarie prima del 30 marzo 2024.
In termini pratici, restano esclusi coloro che hanno presentato le domande dopo il 30 marzo 2024, così come chi ha già beneficiato del Superbonus rafforzato negli anni precedenti. Ma per tutti gli altri, questa proroga rappresenta un respiro di sollievo e la possibilità di completare lavori di messa in sicurezza e riqualificazione energetica rimasti sospesi.
Un aiuto insomma che nonostante sia stato ridimensionato continua a essere un punto di riferimento per molti cittadini italiani che ne hanno bisogno. Un chiaro segnale che ci sia la volontà di aiutare chi è in difficoltà e che è stato colpito da una tragedia che ancora oggi scuote la popolazione.
Il provvedimento interessa una piccola parte della popolazione italiana, ma una minoranza che ha già pagato un prezzo altissimo. E nonostante altre agevolazioni hanno più attenzione mediatica, questa piccola proroga resta aperta per garantire sicurezza, dignità e continuità alla ricostruzione.





