C’è una domanda che in molti si stanno ponendo ed è legata all’ADI e al bonus elettrodomestici: capiamo come funziona.
C’è una domanda che continua a balenare nella mente di molti cittadini italiani, ovvero un aiuto economico può affiancarne un altro senza creare ostacoli o qualsiasi altro tipo di problema?

L’interesse nasce dal timore di perdere un diritto, ma anche dalla speranza che due strumenti possano convivere offrendo un sostegno più completo. In questo intreccio di aspettative si inserisce il tema che riguarda l’Assegno di Inclusione e il Bonus Elettrodomestici 2025, una combinazione che molti guardano con cautela, senza sapere se il sistema prevede limiti o aperture.
ADI e bonus elettrodomestici: posso averli entrambi?
L’argomento assume una forza particolare perché coinvolge nuclei che spesso basano la propria stabilità sugli importi mensili riconosciuti attraverso misure di inclusione, domandandosi se l’introduzione di un nuovo bonus possa in qualche modo alterare l’equilibrio raggiunto.
La curiosità cresce proprio perché il Bonus Elettrodomestici è percepito come un’occasione concreta per alleggerire le spese legate alla sostituzione di apparecchi ormai obsoleti. In un periodo in cui l’efficienza energetica non rappresenta solo un vantaggio ambientale, ma anche un modo per ridurre le bollette, avere accesso a un incentivo può fare la differenza. Da qui nasce il bisogno di comprendere quali siano le regole reali che determinano l’accesso a questo contributo.

Arriviamo dritti al punto. Il Bonus Elettrodomestici 2025 è accessibile a tutti i maggiorenni residenti in Italia, senza che l’Assegno di Inclusione comporti alcuna forma di esclusione. La misura non distingue chi percepisce un sostegno e chi no, ma si basa su criteri indipendenti e facilmente verificabili, come la residenza, l’età e la presenza di un ISEE in corso di validità.
La soglia dell’ISEE diventa l’elemento davvero determinante. Il contributo, infatti, prevede un valore che parte da un voucher di 100 euro, che può arrivare a 200 euro nei nuclei con ISEE sotto i 25.000 euro. L’agevolazione è destinata all’acquisto di un unico elettrodomestico ad alta efficienza energetica, rendendo questa scelta un investimento sul lungo periodo.
La compatibilità tra i due benefici è totale. Il sistema che gestisce le domande, attraverso l’app IO o le piattaforme dedicate, verifica automaticamente la presenza dei requisiti. Chi riceve l’ADI può quindi accedere al bonus senza correre rischi sul mantenimento della carta o dei relativi importi. Questo chiarimento aiuta a comprendere come i due strumenti rispondano a finalità diverse: uno sostiene i bisogni essenziali della famiglia, l’altro favorisce il rinnovo degli apparecchi domestici in un’ottica di risparmio energetico e riduzione dei consumi.
Per completare la procedura, è necessario che il richiedente presenti un ISEE aggiornato e sia in grado di fornire i dati relativi al prodotto desiderato. L’agevolazione richiede anche la rottamazione di un elettrodomestico della stessa tipologia, con tanto di etichetta energetica del nuovo acquisto. Una regola che permette di evitare sprechi e garantire che la misura incentivi davvero l’adozione di apparecchi più efficienti.





