Non era mai accaduto prima, ma dall’anno prossimo l’Agenzia delle Entrate controllerà tutte le tue spese mediche e veterinarie. Cosa cambia.
Una notizia che lascia di sasso in molti, inaspettata e che non viene compresa neanche molto bene. Un cambiamento che cercheremo di capire al meglio cosa comporterà nella pratica nella vita dei cittadini italiani.

Dopo le ottime novità da parte dell’INPS, con cambiamenti a partire dal 13 novembre, il bonus Natale o ancora i 100 euro extra che in molti troveranno sul conto, l’Agenzia delle Entrate mette al corrente di un cambiamento che lascia perplessi in tanti.
Agenzia delle Entrate, controlli ferrei su spese mediche e veterinarie dal 2026
Potremmo definirlo un cambiamento che non fa rumore, ma che si insinua con precisione in un ambito che riguarda una delle sfere più delicate della vita delle persone: quella della gestione dei propri dati, delle proprie spese, della propria relazione con l’amministrazione pubblica.
Emergere così una novità destinata a incidere profondamente sull’intero sistema dei controlli fiscali legati alle spese sanitarie, avvicinando i cittadini a un modello nuovo, più diretto e più rigoroso.

La recente evoluzione normativa stabilisce che l’Agenzia delle Entrate avrà accesso diretto ai dati relativi alle spese mediche e veterinarie, attraverso il flusso informativo della Tessera Sanitaria. Questa possibilità nasce dal decreto del 29 ottobre 2025 del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che aggiunge un tassello decisivo alla disciplina già prevista negli anni precedenti.
L’amministrazione finanziaria potrà consultare in modo puntuale le informazioni inserite nel sistema, che vengono trasmesse da medici, farmacisti, strutture sanitarie e operatori del settore. Un passaggio che rende i controlli fiscali decisamente più accurati e immediati, creando un nuovo equilibrio tra trasparenza, responsabilità e tutela dei diritti.
Come funzionerà nella pratica il nuovo modello?
Il nuovo modello prevede che la selezione delle dichiarazioni da verificare avvenga in modo centralizzato, attraverso un meccanismo basato sull’articolo 36 ter del D.P.R. 600/1973. Cerchiamo di spiegarlo facilmente: solo le dichiarazioni estratte per il controllo formale saranno oggetto della consultazione approfondita dei documenti di spesa.
Questa modalità rappresenta una forma di garanzia, poiché non tutte le dichiarazioni verranno analizzate, ma soltanto quelle che presentano elementi che rendono necessario un approfondimento. Allo stesso tempo, per chi ha esercitato l’opposizione alla trasmissione dei propri dati sanitari, viene mantenuta una riservatezza completa, perché tali documenti non saranno visibili agli uffici fiscali.
La novità più rilevante riguarda il livello di dettaglio accessibile. Ogni spesa sanitaria potrà essere ricostruita attraverso una serie di informazioni precise: codice fiscale del contribuente, codice fiscale o partita IVA del soggetto che ha erogato la prestazione, data del documento, importo, categoria della spesa e data del pagamento.
L’amministrazione potrà verificare, inoltre, la presenza di un pagamento tracciato, elemento indispensabile per ottenere la detrazione in molti casi previsti dalla normativa vigente. Questa tracciabilità assume un valore essenziale, perché permette di confermare la correttezza delle detrazioni richieste nelle dichiarazioni dei redditi.





