In molti vorrebbero accedere all’aiuto dello Stato ma nella pratica non sanno cosa fare: ecco le linee guida per l’Assegno Unico.
L’INPS tiene sempre aggiornati i cittadini con molte novità e indicazioni dettagliate su come comportarsi in ogni eventualità si voglia accedere a un sussidio, bonus o agevolazione.

Dopo aver inviato email importanti, apportato modifiche dal 13 novembre e rilasciato il cedolino delle pensioni di dicembre con aumenti e date ufficiali dei pagamenti, ora è il turno di capire nel dettaglio cosa bisogna fare alla nascita di un figlio per avere l’Assegno Unico.
Assegno Unico, cosa fare quando nasce un figlio
Partiamo subito con il dire che l’Assegno Unico richiede attenzione già durante la gravidanza e nei primi giorni dopo la nascita. Non si tratta soltanto di un diritto, ma di una procedura che è bene conoscere con precisione per non rischiare di perdere parte dell’aiuto o di riceverlo in ritardo.
La misura è stata costruita per adattarsi alle diverse realtà familiari, perché l’arrivo di un figlio porta sempre cambiamenti economici significativi. L’Assegno Unico e Universale sostiene le famiglie con figli minorenni e si estende anche oltre, fino ai ventun anni quando sono presenti determinate condizioni che rendono il giovane ancora fiscalmente a carico.

Specifichiamo che la particolarità di questo sostegno è la sua universalità, dato che l’erogazione non dipende dal tipo di occupazione dei genitori ma dall’ISEE, che determina l’importo mensile spettante. Con un indicatore più basso, l’aiuto cresce e questo rende fondamentale comprendere come e quando intervenire sulla propria documentazione economica.
Richiesta Assegno Universale: cosa bisogna fare e quando
La nascita del bambino è l’elemento che attiva concretamente la possibilità di presentare domanda. Anche se il diritto all’Assegno matura dal settimo mese di gravidanza, l’invio della richiesta può avvenire solo dopo che il neonato ottiene il suo codice fiscale, un passaggio necessario sia per la domanda che per l’eventuale aggiornamento dell’ISEE.
Nel periodo immediatamente successivo alla nascita, molti genitori sottovalutano quanto sia importante agire con tempestività, soprattutto se desiderano ottenere un importo più elevato rispetto alla quota base. Un ISEE aggiornato consente infatti di accedere a somme più alte e riflette in modo preciso la nuova composizione del nucleo familiare.

E’ quindi essenziale raccogliere subito i documenti e verificare che il quadro economico presentato sia corretto. Anche chi già percepisce l’Assegno per altri figli non dovrà ripetere l’intera procedura, ma semplicemente modificare la domanda inserendo il nuovo nato. Questo permette di aggiornare automaticamente il pagamento, che comprenderà anche le mensilità maturate durante la gravidanza, dal settimo mese fino al giorno della nascita.
Cosa non dimenticare dopo l’arrivo del bambino
E’ indispensabile procurarsi il codice fiscale del neonato non appena completata la registrazione all’anagrafe, perché questo è il fulcro di tutte le procedure successive. Chi desidera un importo adeguato al proprio reddito dovrà assicurarsi che l’ISEE sia aggiornato e coerente con la nuova situazione familiare. In caso di cambiamenti significativi durante l’anno, come l’arrivo di più figli o variazioni economiche, sarà necessario presentare una nuova DSU.
L’avvio dei pagamenti è immediato rispetto al mese di nascita, a patto che la domanda sia corretta in ogni parte. Questo rende ancora più importante un controllo accurato dei dati inseriti.





