Pesticidi in frutta e verdura, la situazione continua a complicarsi: quali evitare di mangiare, tutte le informazioni.
Fin da bambini, ci hanno sempre insegnato l’importanza dell’alimentazione: filosofi antichi, con semplici frasi, esprimevano al meglio questo concetto.

“Siamo ciò che mangiamo”: questa frase viene attribuita al filosofo tedesco Ludwig Feuerbach che spiega semplicemente come il cibo non abbia conseguenze solo la salute fisica (metabolismo, peso, fertilità) e mentale (processi psicologici), ma anche sul benessere generale e soprattutto sullo sviluppo sociale.
Quando andiamo a fare la spesa, nei nostri carrelli cerchiamo sempre di mettere alimenti di grande qualità. Stiamo attenti a tutto: provenienza, lotto, ingredienti aggiunti e tipo di lavorazione. Immancabile poi la frutta fresca: in ogni periodo dell’anno, sugli scaffali ci sono prodotti alimentari buonissimi e sfiziosi. Attenzione però: secondo alcuni studi, bisogna fare grande attenzione ai livelli di pesticidi presenti nella frutta e nella verdura. Ma quali sono gli alimenti che finiscono maggiormente sotto la lente di ingrandimento?
Pesticidi in frutta e verdura, la situazione è da brividi: il quadro attuale
Ancora una volta, arrivano notizie allarmanti per i consumatori italiani: negli ultimi anni, i pesticidi utilizzati per proteggere la frutta e la verdura sono aumentati esponenzialmente.

Per fortuna, sono stati effettuati alcuni test sui vari prodotti ortofrutticoli e la prima cosa notata è interessante: non tutti i prodotti sono uguali. Secondo alcuni studi dell’Università statunitense, il consumo di spinaci, di fragole e di peperoni viene associato a livelli di pesticidi molto più elevati.
“I risultati confermano che ciò che mangiamo influenza direttamente il livello di pesticidi nel nostro organismo”, ha svelato Alexis Temkin, vicepresidente scientifico dell’EWG e autrice principale dello studio. La grande esperta ha anche rivelato che la frutta e verdura restano essenziali per una dieta sana, ma che nel caso di alcuni prodotti si rischia una maggiore esposizione ai pesticidi. L’EWG, in particolare, ha analizzato il legame che c’è tra il consumo di frutta e verdura e la quantità di tre classi di pesticidi che sono gli organofosfati, i piretroidi e i neonicotinoidi. Il test ha esaminato residui nei prodotti, tossicità e presenza di tali sostanze nelle urine di più di 1800 persone negli Stati Uniti. Nel frattempo, Altroconsumo ha lanciato l’allarme: ci sono sempre più tracce di pesticidi anche nel riso.

Per l’organizzazione Mondiale della Sanità, il consumo di alimenti ricchi di pesticidi viene associato ad effetti nocivi che includono cancro e problemi riproduttivi. Ma cosa possono fare i consumatori per proteggersi? Per gli scienziati che hanno condotto questo particolare test, è meglio consumare frutta biologica perché in questo tipo di coltivazione non possono essere utilizzati determinati pesticidi e particolari agenti chimici. Al supermercato o dal fruttivendolo di fiducia, anche in Italia ci sono sempre più prodotti Bio sugli scaffali che attirano ormai le attenzioni dei consumatori.





