Lotta all’Alzheimer, arriva una nuova scoperta che può cambiare proprio tutto: scoperta una sorprendente difesa naturale, di cosa si tratta
Al giorno d’oggi, ci sono tantissime patologie che fanno letteralmente paura. Il tumore, ad esempio, resta una delle malattie con i tassi di mortalità più alti.
Anche l’Alzheimer è una terribile malattia che coinvolge non soltanto il diretto interessato, ma tutta la famiglia per le sofferenze e il dolore. Per chi non lo sapesse, parliamo di una malattia neurodegenerativa cronica e progressiva che rappresenta la causa piu comune di demenza. Quando si verifica questa condizione, le cellule nervose del cervello vengono danneggiate e si verifica così un lento declino delle funzioni mentali come la memoria, il pensiero, il giudizio e la capacità di apprendimento.
Guardare e sostenere una persona affetta dall’Alzheimer non è sicuramente semplice: non a caso le famiglie decidono ad un certo punto di ricoverare in strutture adatte i propri nonni/genitori. Questa malattia può manifestarsi dopo i 65 anni ma non mancano casi in cui arriva anche prima. Ma quali sono i sintomi? Per prima cosa, si inizia a perdere la memoria soprattutto verso gli eventi recenti (proprio questo, nella stragrande maggioranza dei casi, è il primo sintomo). In un secondo momento iniziano a manifestarsi confusione riguardo a tempi e luoghi, problemi di linguaggio, cambiamenti di personalità e difficoltà nello svolgere le normali attività quotidiane. La malattia viene associata tipicamente all’accumulo di due tipi di strutture proteiche: le placche che si depositano all’esterno delle cellule nervose e i grovigli neurofibrillari. Vivere con una persona con Alzheimer è terribile: si assiste un malato che peggiora di giorno in giorno e non migliora mai. I ricercatori fanno continuamente delle scoperte importanti: in questi giorni, ad esempio, è stata trovata una nuova difesa naturale.
Lotta all’Alzheimer, trovata una nuova difesa naturale: di cosa si tratta
Come per i tumori, il mondo aspetta con ansia l’arrivo di cure e soluzioni per l’Alzheimer. Come abbiamo visto poco fa, questa malattia provoca dolore anche nei familiari che si ritrovano ad assistere un loro caro che ha un declino devastante, soprattutto quando arriva il momento in cui non riconoscono i volti.
Secondo le ultime informazioni raccolte, c’è stata un’altra sorprendente scoperta che ha stupito tutti. A quanto pare, gli astrociti che sono cellule a forma di stella svolgono funzioni importanti di supporto ai neuroni: quando vengono attivati, rimuovono le placche tossiche tipiche dall’Alzheimer.
Questo ruolo non è un qualcosa di irrilevante: significa puntare su un meccanismo naturale già presente. Per ora, sono stati condotti soltanto esperimenti sui topi con esiti importanti.
Questa scoperta è importante perché può far arrivare nuove cure terapeutiche che potrebbero contrastare il declino neurologico del paziente. Ovviamente servono altri test e scoperte importanti..
