In pochi lo sanno, ma c’è un nuovo bonus per fare attività sportiva senza spendere nulla, la cifra è di ben 300 euro .
Capita spesso che i ragazzi vogliano iniziare uno sport e i genitori si ritrovino a fare subito due conti veloci: “Ce la facciamo? Quanto costa quest’anno?”.
È normale, perché tra iscrizione, divisa, spostamenti, le spese sono tante. Però c’è una cosa che non va mai dimenticata: lo sport fa bene. Non solo perché si fa attività fisica, ma anche perché favorisce la socializzazione, aiuta a staccare la testa dalla scuola, aiuta anche a farsi nuovi amici e migliora l’autostima.
Proprio per questo è nato il Bonus Sport 2025, quello che una volta chiamavano Fondo Dote Famiglia. È destinato alle famiglie che hanno un reddito basso e vogliono comunque dare ai figli la possibilità di praticare un’attività senza fare salti mortali. Le domande si possono ancora inviare: c’è tempo fino al 10 dicembre.
Bonus Sport: ti conviene richiederlo subito, il tempo sta per scadere
Lo Stato ha messo da parte un budget piuttosto grande, 30 milioni di euro, e ogni bambino può avere fino a 300 euro di contributo. Non è un rimborso che entra sul conto della famiglia, ma uno sconto diretto: i soldi vengono trasferiti all’associazione sportiva e la quota si abbassa in automatico. È una cosa molto semplice, senza troppa burocrazia.
Per chiederlo serve un ISEE entro i 15.000 euro e un figlio di età compresa tra i 6 e i 14 anni. Ogni famiglia può richiederlo per massimo due figli. Il corso deve essere un’attività con almeno due incontri a settimana, partire entro il 15 dicembre 2025 e finire entro il 30 giugno 2026. Nulla di cumulabile con altri bonus simili, e l’associazione deve essere registrata e in regola, altrimenti non può aderire.
Dove si presenta la domanda per ottenere il Bonus Sport
La procedura è online, sulla piattaforma del Dipartimento per lo Sport. Si accede, si inseriscono i dati richiesti e si invia. L’unica cosa da tenere in mente è che le domande vengono valutate in ordine di arrivo. Prima arriva, più possibilità si hanno per ottenerlo.
Se tutto è a posto, i 300 euro finiscono direttamente all’ente sportivo e quindi la famiglia paga meno. Il bambino dovrà frequentare davvero il corso, perché di solito viene richiesto un attestato di partecipazione, giusto per evitare che vengano fatte delle richieste false o che la famiglia abbia lo sconto senza che però il bambino frequenti il corso, impedendo ad altri di accedere al bonus.
È un aiuto che non cambia la vita, ma può fare la differenza in quel momento in cui i genitori vorrebbero dire “sì” e invece devono prendere tempo. E se un bambino può fare ciò che gli fa bene senza pesare troppo sul bilancio della famiglia, allora vale davvero la pena provarci.
