Ghiandole endocrine: come conoscerle e curare i disturbi

Purtroppo, a causa di una lunga serie di elementi determinanti, come l’ansia o lo stress, il loro funzionamento può andare in “tilt”. Vediamo dunque di saperne un po’ di più sull’argomento, e imparare a riconoscere e curare i principali disturbi.

Come abbiamo già avuto modo di ricordare in apertura del presente approfondimento, le ghiandole endocrine, parte integrante dell’omonimo sistema, sono le responsabili della secrezione di quelle sostanze chimiche chiamate “ormoni”, che a loro volta hanno l’utilità fondamentale di generare effetti (più o meno benefici, a seconda dell’ordinarietà dei loro livelli) sugli organi.

A titolo di esempio, gli ormoni possono regolare l’equilibrio generale del sistema organico, la crescita dell’organismo, l’utilizzo delle sostanze alimentari per produrre l’energia utile a muovere la nostra “macchina”, e ancora la resistenza allo stress, e così via.

Come garantire il giusto funzionamento delle ghiandole endocrine

A cosa servono le ghiandole endocrine

Il sistema endocrino, e in particolar modo la tenuta delle ghiandole endocrine, è purtroppo molto delicato, e rompere il suo equilibrio è più semplice di quanto si possa pensare. Lo stress e abitudini di vita non proprio corrette e salutari, possono in particolar modo concorrere a rompere tale precario equilibrio, andando a nuocere al funzionamento ordinario delle ghiandole endocrine.

Per questo motivo, al fine di garantire il miglior benessere delle ghiandole endocrine, diventa fondamentale cercare di gestire meglio lo stress, adottando uno stile di vita sano ed equilibrato. Cercate dunque di fare del movimento fisico, curare la dieta alimentare e assumere opportuni integratori, dietro consiglio e monitoraggio del vostro medico.

Per quanto attiene l’attività fisica, sarà sufficiente garantirsi uno spazio quotidiano per camminare, correre, fare il proprio sport preferito e tutto ciò che può condurvi a svolgere un movimento sano e moderato. Per quanto riguarda invece la dieta, cercate di evitare troppo caffè, tè, cioccolata, riducete o abolite la presenza di zuccheri semplici, fate uso sporadico e limitato di bevande alcoliche, non cadete in tentazione con le abbuffate.

Rimedi naturali

Tra i rimedi naturali per poter garantire il miglior benessere delle ghiandole endocrine ci sono anche i c.d. “adattogeni vegetali”, delle piante naturali che possono assicurare una buona mano d’aiuto per poter contrastare lo stress. In aggiunta a ciò, ci sono delle pratiche che possono fornire degli effetti benefici per il proprio sistema immunitario e nervoso, come lo yoga, una disciplina che può interagire con il sistema endocrino sia a livello ipotalamo-ipofisario, sia a livello di sistema nervoso autonomo, donandovi un maggiore senso di rilassatezza. La gestione delle migliori tecniche di respirazione e di rilassamento può inoltre garantire un buon equilibrio psico – fisico.

Rimedi naturali per le ghiandole endocrine

Come intuibile, non sempre è sufficiente ricorrere agli adattogeni o alle pratiche yoga per poter ripristinare un buon funzionamento delle ghiandole endocrine.

Tuttavia, è bene ricordare che la corretta gestione di un buon stile di vita, che possa poggiare le proprie basi sulla presenza di un regime alimentare sano e corretto, e su un’attività fisica coerente e costante (anche se moderata), è il punto di partenza per un ritrovato o rinnovato benessere.

Cercate pertanto di programmare la vostra nuova vita proprio attraverso una buona alimentazione e uno stile di vita che sia maggiormente improntato sul relax e sulla corretta gestione dei propri ritmi di lavoro e di impegno personale, abbandonando – fin quando è possibile – le ipotesi di stress e di ansia, due pericolosi nemici per la salute delle ghiandole endocrine.

Come altrettanto intuibile, purtroppo non sempre è possibile riporre il giusto benessere del sistema endocrino con queste semplici tecniche, che rimangono comunque fondamentali. In caso di mal funzionamento del sistema endocrino e di alcune ghiandole endocrine, sarà essenziale cercare di condividere con il proprio medico il quadro dei propri sintomi e procedere così a un’analisi più puntuale, eventualmente associata con alcuni esami (sangue, urine, ecc.) che possano permettere di arrivare a una congrua diagnosi.

Per questo motivo, in caso di qualsiasi cambiamento delle abitudini del proprio organismo, diventa fondamentale cercare di parlarne prontamente con il proprio medico di riferimento, assicurandosi un tempestivo riallineamento con le opportune condizioni di benessere.

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