Ipertrofia ventricolare, quando le dimensioni dei ventricoli aumentano

Quando si parla di ventricoli, si indicano le camere del cuore responsabili del pompaggio dl sangue verso i nostri polmoni, oppure verso il resto del corpo. I ventricoli del nostro cuore sono due: il ventricolo destro e quello sinistro. Essi si trovano nel torace, ovvero nella parte posteriore allo sterno e poggiano sul diaframma. Essendo stesi per il loro asse, nella parte anteriore troviamo il ventricolo destro, e nella parte posteriore il sinistro. La punta del nostro cuore ha una forma a V ed è lo spazio intercostale, che si trova ad un centimetro dell’emiclaveare.

Il ventricolo destro riceve sangue venoso dall’atrio destro mediante la valvola tricuspide e successivamente lo pompa all’arteria polmonare attraverso la circolazione polmonare. Il ventricolo sinistro riceve dunque sangue arterializzato da parte dell’atrio sinistro. Grazie alla valvola mitrale lo immette nell’aorta ascendente e nella circolazione sanguigna sistemica. I due ventricoli sono diversi, per la differenza dei due letti vascolari. Il Polmonare è ad alta portata ma a bassa resistenza, mentre quello sistemico è ad alta resistenza ma a basa portata. La camera situata a destra è più sottile, mentre quella a sinistra è ipertrofica, con cavità poco ampia ma parete più spessa.

Ipertrofia cardiaca

L’ipertrofia ventricolare, si manifesta a seguito di esercizio fisico costante, ovvero negli atleti, oppure nella donna in gravidanza. Essa possiamo tradurla in un aumento della massa muscolare del cuore e della capacità di pompaggio del sangue. Gli atleti generalmente possiedono una massa muscolare cardiaca pari al 60% in più rispetto ai non atleti. I ciclisti ad esempio, così come gli sciatori ed i rematori, hanno le pareti più grandi, con uno spesso medio della parete ventricolare sinistra di 1,3 centimetri rispetto ad 1,1 centimetri medi che hanno le persone adulte. Mediante l’ecografia o la tomografia computerizzata, è possibile misurare lo spessore.

Ipertrofia cardiaca

Il secondo esame risulta essere più preciso, ma è anche più costoso ed espone il paziente a radiazioni ionizzanti. Quando si diagnostica l’ipertrofia cardiaca patologica, questa può dipendere dallo stress oppure dall’ipertensione arteriosa o da lesioni del muscolo cardiaco. Anche la cardiopatia valvolare potrebbe essere un’altra causa dell’ipertrofia patologica. La ricerca ha suggerito inoltre, che molti disturbi cardiaci causati dall’ipertrofia ventricolare, sono dovuti da ipossia, ovvero causata dalla respirazione di anidride carbonica atmosferica, oppure al particolato che riduce la sintesi di ATP nei mitocondri delle cellule cardiache.

A causa dell’ipertrofia patologica, si sviluppa la massa muscolare, ma questa non determina l’aumento della capacità di pompaggio. In questo caso, il cuore può aumentare la propria massa fino al 150%. Nella maggior parte dei casi di cui sopra, l’aumento dello spesso della parete ventricolare, è un processo molto lungo. In alcuni casi tuttavia, questo può colpire un soggetto con marcata rapidità.

Farmaci

Grazie alla ricerca, è stato possibile constatare, che alla base dei fattori a rischio maggiori, l’ipertensione arteriosa è tra le più importanti. Alla base di questo, è ipotizzabile, che il trattamento in presenza di ipertrofia ventricolare, si basa sulla somministrazione di farmaci che mantengono la pressione sanguigna entro i parametri.

I farmaci più utilizzati sono i Beta Bloccanti, i Diuretici, ed Ace Inibitori. Questa è la strategia terapeutica d’elezione che viene utilizzata in presenza di ipertrofia ventricolare dipendente da ipertensione. Quando tale problema è causato da un restringimento della valvola aortica, la soluzione più adeguata è l’intervento chirurgico. Esso consiste nella rimozione e nella sostituzione della stessa con una valvola umana o artificiale.

I diuretici vengono utilizzati per l’eliminazione del sodio e dell’acqua, utili a ridurre il volume del sangue. I betabloccanti sono indicati nella prevenzione di tale patologia, perché rallentano le pulsazioni cardiache. Sono utili anche a prevenire l’effetto nocivo degli ormoni dello stress ed abbassano la pressione.

Bibliografia e credit

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