Leptina: cos’è, quando è stata scoperta e che ruolo svolge all’interno dell’organismo

Quando venne scoperta nel 1994 gli scienziati videro in essa un ottimo potenziale, in particolare nel trattamento della perdita di peso.

Quando la leptina viene a mancare all’interno del nostro organismo, si corre il rischio di avere problemi di obesità. Nonostante ciò è stato ampiamente dimostrato che alcune persone obese hanno, in realtà, un alto livello di leptina. Questo significa che tali soggetti non hanno comunque un alto controllo sulla loro dieta. Le cause sono da rintracciare nel cattivo funzionamento della leptina, non nella sua eventuale presenza o assenza. Spiegato più semplicemente è come se il cervello non dicesse a tali soggetti di smettere di mangiare.

Si tratta di un fenomeno comunemente chiamato “resistenza alla leptina” e non è dissimile dalla resistenza all’insulina nel diabete di tipo 2. In quest’altro caso il pancreas produce una buona quantità di insulina, eppure il corpo non risponde a essa in modo corretto. Succede allora che i livelli di leptina aumentano vertiginosamente e, allo stesso tempo, si accumula sempre più grasso.

La scoperta della leptina risale al 1994 ed è stata a opera del professore Jeffrey M. Friedman, vincitore del premio nobel nel 2009.

L’obesità è uno dei maggiori problemi di salute pubblica a livello mondiale e ha un’influenza decisiva sulla durata della vita delle persone. Chi è obeso soffre di solito anche di pressione alta, talvolta di diabete mellito, apnee notturne e patologie del sistema cardiovascolare.

L’obesità viene stabilita grazie all’indice di massa corporea BMI. Quando questo è pari o superiore a 30 parliamo di obesità.

Quali sintomi comporta l’obesità

Un corpo obeso ha delle oggettive difficoltà a condurre le normali attività della vita quotidiana. Queste persone di fatto possono sentirsi spesso affannate, pur non compiendo grandi sforzi; possono soffrire di sudorazione eccessiva, avere un sonno disturbato, russare e soffrire di forti dolori alla schiena, alle ginocchia e alle anche.

Come avviene la somministrazione nei pazienti affetti da obesità

Parecchi scienziati hanno studiato la leptina come possibile soluzione all’obesità. Tuttavia i risultati di tali ricerche non sempre sono andate a buon fine, essi credevano infatti che bastava somministrare leptina a chi non ne avesse abbastanza e il problema fosse risolto. Quando incominciarono i trattamenti a base di leptina le reazioni dei pazienti furono inaspettate, ognuno reagiva in modo diverso alla terapia e non tutti ottennero come risultato un effettivo calo di peso corporeo.

Negli anni a venire si giunse alla conclusione che non avrebbe avuto alcun senso proseguire in quella direzione. Il vero problema è rappresentato dai processi di resistenza alla leptina, non alla sua carenza, come abbiamo già visto, e purtroppo nessun incremento di questo ormone riesce a sconfiggere una così forte resistenza.

In conclusione, c’è da dire che la leptina resta ancora oggi in fase di sperimentazione e pertanto è un argomento vastissimo, sul quale non ci sono ancora punti fermi. Chi soffre di obesità e in generale è sovrappeso farebbe meglio a condurre prima di tutto uno stile di vita adeguato e affidarsi a un medico specialista.

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