Miele di Sulla, api al servizio della nostra salute

Ciò che rende il miele di Sulla differente dagli altri è il suo caratteristico colore giallo paglierino, il suo sapore è molto delicato e dolce ma al tempo stesso leggermente acido; si potrebbe descrivere come un un misto armonico di noci fresche, legumi verdi con un retro gusto fruttato di datteri e torrone.

Quali sono i benefici?

Il miele di Sulla è ricco di potassio minerale che favorisce la diuresi contrastando la ritenzione idrica è anche ricco di zuccheri semplici ( fruttosio e glucosio) risulta essere infatti una carica energetica per il nostro organismo. Non contiene glutine ed è altamente digeribile. E’ molto utile per aiutare il nostro organismo a funzionare meglio ed è un rimedio naturale per problematiche di vario tipo:

  • Sedativo per la tosse

Il miele di Sulla è indicato per contrastare le influenze di stagione, è infatti utilissimo per sedare la tosse, funge da emolliente sulla faringe e calma le irritazioni.

  • Contrasta il mal di gola

Questa particolare varietà di miele ha funzione antibatterica, infatti diversi studi dimostrano che la sua composizione altamente zuccherina impedisce il proliferarsi dei batteri e che la “defensina” (molecola del sistema immunitario delle api) è altamente battericida contrastando efficacemente l’infezione che causa bruciore alla gola.

  • Contrasta l’ipertensione

E’ un ottimo dolcificante, può’ essere sostituito al saccarosio, sopratutto per le persone sofferenti di ipertensione ed è consigliabile nelle diete ipocaloriche.

Ricco di potassio, favorisce la diuresi, eliminando l’acqua ma sopratutto le scorie nell’organismo. Il miele del sulle agisce a livello epatico avendo un’azione depurativa.

  • Funge da lassativo

Il miele del Sulla ricco di fruttosio ha una grande capacità di assorbire acqua nel tratto intestinale favorendo così il passaggio delle feci e quindi l’evacuazione delle stesse.

Valori nutrizionali per 100 grammi di Miele di Sulla

  • 308 kcal

  • carboidrati 76,5 grammi
  • proteine 0 grammi
  • grassi 0 grammi

Il miele di Sulla insieme al miele millefiori con 304 kcal/100g è imeno calorico rispetto al miele d’acacia con 320 kcal/100g, o di castagno con 344 kcal/100g.

E’ molto indicato nelle diete degli sportivi proprio per le sue qualità energetiche, l’energia fornita dagli zuccheri semplici sono utili prima di un allenamento; nonché fonte di potassio che equilibra il livello idrosalino compromesso con la sudorazione.

Utilizzi nella cosmesi

Il miele di Sulla oltre ad essere impiegato per la preparazione di vari prodotto della cosmesi (creme, bagnoschiuma, saponi e cosmetici) può essere utilizzato puro anche in casa:

  • Previene la formazione di brufoli, in quanto essendo il miele un ottimo disinfettante ha un’azione topica sulla pelle. Una volta applicato sul viso riesce a contrastare la produzione di sebo e la conseguente formazione di pustole.

  • Utilizzato per la pulizia del viso, ottimo come maschera di bellezza, rimedio naturale contro le impurità del viso. Si può lasciare in posa solo pochi minuti e risciacquare con acqua tiepida

  • La cristallizzazione del miele risulta utile come “scrub” del viso il quale dopo un lieve massaggio e risciacquo avrà eliminato le impurità.

Controindicazioni

Diabete: La presenza di zuccheri semplici classifica il miele tra gli alimenti a più alto indice glicemico, ossia possiede la capacità di innalzare i livelli di glucosio nel sangue.

Neonati: Viene sconsigliata la somministrazione di miele, compreso quello di Sulla, in quanto sembra predisporre il bambino all’insorgenza di diabete e comunque lo abitua a sapori troppo dolci. Inoltre, anche se raramente, il miele può ospitare spore appartenente alla famiglia dei “botulini” che nei neonati può causare vomito, diarrea e paralisi anche se solo temporanee.

Diarrea: Nei soggetti più sensibili, l’azione lassativa del miele si può tradurre con eccessivo richiamo di acqua nel tratto intestinale, che potrebbe causare mancata solidificazione delle feci e di conseguenza diarrea.

Il Miele a tavola

benefici del Miele di Sulla
credit: stock.adobe.com/Ruslan Mitin

Può essere gustato da solo, un cucchiaino alla base della lingua, utile anche per combattere irritazioni alla gola e tosse, oppure in un bicchiere di latte caldo o una tazza di tè.

Il sapore che lo contraddistingue ha ispirato la preparazione di piatti originali e naturali dal gusto raffinato sia dolce che salato:

Feta greca e anguria

Servire l’anguria tagliata in triangolini sbriciolando intorno un poco di feta e qualche pisellino dolce per dare un tocco di colore. A parte si prepara un’ emulsione mischiando un cucchiaio di miele di Sulla con un cucchiaio di olio di noci e un cucchiaio di aceto balsamico, si irrora l’anguria e si serve subito.

Biscotti al miele di Sulla

Ricetta facile e veloce per preparare dei biscotti gustosi usando il miele al posto del burro. Si mischia alla farina il miele di Sulla fuso, la buccia grattugiata di un’arancia e nocciole, noci e mandorle a piacere, tritate grossolanamente. Quindi si impasta e si formano dei panetti allungati da infornare. Una volta dorati si sfornano, si tagliano a fette e si infornano di nuovo per renderli più croccanti.

La botanica

Come abbiamo precedentemente anticipato, il miele di sulla deriva dalla Hedasarium Coronarium. Questa è una pianta leguminosa che cresce nel nostro territorio, prevalentemente nel Centro e nel Sud. È possibile trovarla anche in forma selvatica, o spontanea, sui terreni incolti.

Essa predilige terreni ricchi di argilla, anche se si adatta bene in quelli poveri. La fioritura della sulla avviene nei mesi di maggio e giugno. Questa pianta erbacea perenne è in grado di raggiungere i 120 centimetri di altezza, caratterizzata da gemme che si trovano a livello del terreno, dalla forma allungata e prive di foglie.

Le radici sono fittonanti e ben sviluppate. È la sola leguminosa in grado di penetrare e crescere in terreni argillosi. Esteticamente si presenta con un fusto dalla sezione quadrangolare e steli eretti alti 150 centimetri, grossolani e legnosi.

Il fogliame è ovaliforme, presente al margine della pianta. È composto da circa 6 paia di piccole foglie. Le stipole hanno la forma triangolare, acuminate.

I fiori

I fiori che sono tipici delle leguminose. Si mostrano con una infiorescenza a racemo ascellare lunga, dalla forma conico-globosa. Hanno un asse ben ramificato, sul quale sono presenti peduncoli corti e circa 40 fiori grandi, con peduncoli lunghi.

Il calice del fiore ha i denti più lunghi del tubo. La sulla, dalla quale si ricava questo miele dalle tante proprietà, ha una corolla di colore rosso porpora. Il vessillo è poco più lungo delle carena e delle ali. La sua fioritura primaverile determina la fecondazione delle api e di altri insetti.

Da questa pianta si ricava un frutto che prende il nome di Lomento. Tale nome deriva dal fatto che, una volta raggiunta la maturità, si disarticola in tanti segmenti. Questi ultimi hanno diverse forme e la loro colorazione è tendenzialmente gialla.

Il frutto è rivestito da un discoide ricoperto di aculei, molto irto. Contiene al suo interno un seme dalla forma lenticolare, molto lucente e di colore giallognolo. Mille semi di questo frutto, interi, pesano circa 9 grammi, mentre privi della buccia, circa 4,5 grammi. Nonostante la pinta sia molto acquosa, i suoi semi sono, nella maggior parte dei casi, durissimi. Essendo ricca di zuccheri solubili è abbondantemente nettarifera, e per questo ricercatissima dalle api.

Il legame con l’azoto

Questa pianta è un’ottima fissatrice di azoto. Proprio per questo veniva impiegata sin dai tempi più antichi. È molto resistente alla siccità ma allo stesso tempo teme il freddo. Muore infatti a temperature inferiori ai meno 8 gradi.

La sulla è anche un’ottima coltura miglioratrice perché capace di inserirsi tra gli avvicendamenti di come colture come l’orzo ed il grano.

In passato la si seminava mediante balatura. Nel periodo autunnale con 100 chilogrammi di seme a guscio, mentre in primavera, con circa 25 chilogrammi di semi nudi. Attualmente si utilizza come tecnica di impianto a fine estate, con seme nudo.

Con le prime piogge autunnali la sulla sboccia e cresce lentamente durante l’inverno, per poi essere raccolta in aprile o maggio. Quello che resta, ovvero i ricacci verdi, è un buon foraggio per il bestiame, prima di lavorare nuovamente il terreno.

L’importanza dell’azoto

È molto importante utilizzare un batterio azoto-fissatore in grado di instaurare una simbiosi con la pianta. Questo batterio è presente anche nell’aria, mentre nel sullaio deve essere inoculato nel seme. Se un terreno non ha mai ospitato in natura questa leguminosa, e quindi è privo di rizobio, non è possibile coltivare la sulla.

Tutto questo perché in assenza di simbiosi non crescerebbe affatto, oppure crescerebbe a stento. In questo caso è possibile però procedere con l’assallatura, ovvero inoculando i semi al momento della semina. In passato per cultura si assillavano i terreni, e grazie a questo è stato possibile diffondere la sulla. Una volta realizzato il sullaio, questo produce un solo taglio dopo due anni.

Nell’anno seguente ed in quello successivo al taglio, quello che resta è solo un eccellente pascolo. Questa pianta infine produce del materiale vegetale ricco di acqua e dalla consistenza molto grossolana. Tale materiale rende difficoltosa la fienagione, per questo è necessario dotarsi di accorgimenti e piccoli particolari che facilitano al meglio il raccolto.

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