Noduli tiroidei: sintomi, diagnosi, trattamento e cura

Chiarito che cosa sia la tiroide, i noduli tiroidei sono definibili e identificabili come delle masse solide o piene di liquido che si formano all’interno della ghiandola: la maggior parte di loro non è affatto grave ed è asintomatica, ma una piccola percentuale può essere il segno della presenza di una malattia più grave, come il cancro tiroideo.

Cause

I noduli tiroidei sono una proliferazione di tessuto ghiandolare o una cisti piena di liquido, che formano una massa nella tiroide. I noduli sono molto frequenti, e la possibilità di poterli sviluppare incrementano con l’età, tanto che si stima che almeno 6 persone su 10 possano presentare almeno un nodulo nella tiroide.

Anche se di norma non danno alcun sintomo, quelli di maggiori dimensioni possono causare dolore, raucedine, interferire con la deglutizioni o con il respiro.

Sintomi

Come abbiamo già anticipato, la maggior parte dei noduli della tiroide non causa segni o sintomi, ed è dunque scoperta in maniera casuale durante i controlli o gli accertamenti. In altri casi, però, i noduli tiroidei possono aumentare di dimensione tanto da essere visibili esternamente, alla base del collo, percepibili alla palpazione, comprimere vie aeree o esofago, dando fastidio alla gola e al respiro.

In altri casi invece i noduli sono in grado di produrre eccessive quantità di tiroxina, dando sintomi di ipertiroidismo come la perdita di peso, le alterazioni dell’umore, la difficoltà a dormire, la stanchezza, l’intolleranza al caldo e ancora il tremore, l’ansia, l’irritabilità.

In linea di massima non c’è alcun pericolo dalla comparsa dei noduli tiroidei, condizione ben più diffusa di quanto si possa pensare. Tuttavia, anche se la maggior parte dei noduli tiroidei sia benigna e non cancerosa, e non causi problemi, è indispensabile far valutare al medico ogni gonfiore non usuale del collo. In particolare, se vi sono difficoltà a deglutire e raucedine che non passa da 30 giorni, o ancora sintomi di possibile ipertiroidismo, è opportuno contattare il proprio medico.

Per quanto concerne le complicazioni, le principali – derivanti dalla presenza di noduli di grosse dimensioni o da gozzo multinodulare – possono riguardare deglutizione e respiro.

Diagnosi

I noduli tiroidei sono generalmente scoperti attraverso esami obiettivi di routine: sulla base di tali reperti il medico prescriverà una serie di esami di laboratorio come ecografie, scintigrafie, biopsie, utili per poter arrivare a una diagnosi puntuale del fenomeno e, di conseguenza, indicare anche i possibili trattamenti e le possibili cure.

Cura

Come intuibile, il trattamento dei noduli tiroidei dipende dal tipo di nodulo. La rimozione chirurgica è certamente consigliabile nell’ipotesi di noduli maligni o sospetti maligni: a volte dopo l’asportazione chirurgica può essere indicata la radioterapia per poter distruggere eventuali cellule cancerose residue.

I noduli che sono benigni, o sono molto piccoli, possono essere monitorati semplicemente con un’ecografia ogni 6-12 mesi, in aggiunta a una visita annuale con l’endocrinologo. Se il nodulo cresce, potrebbe essere opportuno effettuare una biopsia per poter mostrare o meno la natura benigna del nodulo. Il medico potrebbe suggerirne l’asportazione chirurgica nelle ipotesi di ingrossamento.

Tenete infine conto che i noduli anche non cancerosi potrebbero essere rimossi se diventano troppo grossi e causano problemi di deglutizione e di respiro.

Bibliografia e credit

  • Le basi cellulari delle malattie onco-ematologiche. Alexis Grande; Ed. Libreria Universitaria; 2017
  • Endocrinologia Clinica. A. Lenzi, G. Lombardi, E. Martino, R. Vigneri; Ed. Minerva Medica; 2017
  • Medicina Interna. Compendio essenziale per la pratica clinica. Gerd Herold; Ed. Monduzzi Editoriale; 2015
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